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Circolarità, personalizzazione, riduzione sprechi: ecco la nuova produzione di moda. Grazie ai big data

Circolarità, personalizzazione, riduzione costi e sprechi, accelerazione del time to market: queste le chiavi di volta della produzione di moda prossima futura. Che sarà più intelligente anche e soprattutto grazie all'ausilio dei big data. Lo riferisce GlobalData, evidenziando che "le aziende di abbigliamento si rivolgono sempre più a modi più intelligenti di operare e produrre nel tentativo di tenere il passo con le nuove abitudini dei consumatori. "I marchi di moda e le loro catene di approvvigionamento - ha evidenziato Michelle Russell di GlobalData - hanno subito un forte contraccolpo dalla pandemia di Covid-19 che ha presentato un numero indicibile di sfide. La chiusura dei negozi, la cancellazione degli ordini e la rapida migrazione allo shopping online hanno costretto le aziende a pensare a modelli di produzione nuovi e che hanno a che fare, ad esempio, con la personalizzazione dei capi, con la produzione su richiesta e con la possibilità di provare anche a distanza, digitalmente. Per la sostenibilità in particolare, con gli acquirenti che sviluppano una maggiore antipatia verso modelli di business dispendiosi, la circolarità è diventata un'opportunità per le aziende di rivalutare il modello fashion retail. Novetex Textiles, produttore di filati con sede a Hong Kong, sta contribuendo a scalare un processo di riciclo meccanico che combina tecnologie nuove ed esistenti per produrre fibre riciclate da rifiuti tessili.

Le aziende di moda stanno anche considerando la personalizzazione come un modo per evitare le scorte in eccesso, riducendo così le spese generali e producendo in modo più efficiente. Il colosso del denim Levi Strauss & Co ha lanciato un nuovo concetto di negozio nel Regno Unito, dove il denim indossato può prendere nuova vita grazie ai servizi di personalizzazione e riparazione forniti dai sarti internamente. Mentre l'azienda di moda britannica Unspun utilizza algoritmi di scansione e adattamento 3D per generare un dimensionamento digitale e per consentire una scansione dal cellulare dei jeans. Anche grandi marchi come Reebok stanno guardando all'on-demand. L'azienda di abbigliamento sportivo ha una nuova piattaforma digitale che agisce per ridurre al minimo gli sprechi consentendo ai consumatori americani di determinare collettivamente se un particolare design di calzature debba entrare in produzione.

Russell aggiunge: "La digitalizzazione, i big data e gli strumenti di analisi stanno aiutando le aziende a guardare oltre la crisi per garantire un vantaggio competitivo, ottenere informazioni migliori sui comportamenti di acquisto dei consumatori e prevedere le tendenze in modo più accurato, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nell'aiutare le aziende a diventare più agili. Tutti questi strumenti sono fondamentali per le aziende di moda che vogliono essere innovative e non vogliono essere lasciate indietro man mano che il settore avanza. Accelerare il time-to-market, ridurre i costi, ridurre gli sprechi e migliorare la trasparenza della catena di approvvigionamento saranno tutti elementi chiave quest'anno".

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