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Geox riorganizza attività in Usa e Canada, accelerazione su online

In Canada ulteriori chiusure oltre alle sette annunciate

Geox accelera rinnova il modello di business in Usa e Canada, alla luce di due considerazioni: la trasformazione digitale che sta cambiando profondamente cambiando le abitudini e i comportamenti dei cosumatori, oltre chiaramente ai processi di vendita, e la pandemia, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti e che in particolare ha ridotto i flussi turistici in maniera consistente. La rete di negozi fisici continuerà ad avere un ruolo "assolutamente strategico per l’immagine del brand, per la rilevanza per il consumatore finale e per poter sviluppare un business profittevole guidato dalle esigenze del cliente e dalla sua esperienza" spiega Geox, chiarendo che i negozi "da semplici punti finali del processo di vendita attraverso la transazione di cassa diventeranno veri e propri showroom, evolvendo il proprio ruolo in selezionati hub territoriali, catalizzatori di una gamma di servizi ed esperienza dei prodotti, perfettamente integrati con il canale digitale". 

Su queste premesse strategiche il Gruppo vuole quindi accelerare nella revisione della propria presenza distributiva in Canada, focalizzandosi sul canale online diretto (+70% nel 2019 e +104% nella prima metà del 2020), sul canale multimarca e su una selezionata rete fisica diretta che, rispettando un sano profilo economico/finanziario, possa assumere la rilevanza strategica descritta in precedenza. In particolare, Geox Canada, società controllata indirettamente da Geox, che presiede la distribuzione del Gruppo in Canada, ha deciso di avvalersi della procedura di riorganizzazione aziendale prevista dalla normativa canadese denominata Notice of Intention to make a proposal. L'attesa è che "si chiuda in un tempo relativamente breve e comunque entro i 6 mesi". Tale iniziativa favorisce l’uscita da quei contratti di affitto ritenuti non più profittevoli e strategici e per i quali le rinegoziazioni non hanno dato i risultati attesi. E’ la conferma della volontà del Gruppo di arrivare anche alla risoluzione dei contratti nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni ritenute congrue con l’attuale contesto. 

Geox opera in Canada con circa 30 negozi a gestione diretta e nel 2019 ha realizzato in tale area un fatturato totale di circa 32,7 milioni di euro con una perdita operativa di 4,6 milioni. Nel primo semestre 2020, a seguito della pandemia, i ricavi si sono attestati a 7,2 milioni (in calo del 54% rispetto al primo semestre 2019) con una perdita operativa di 4,5 milioni1. Il progetto "prevede il ritorno ad una situazione di pareggio nel medio periodo tramite una focalizzazione su un numero inferiore di negozi ad elevato fatturato e traffico, con una rete perfettamente integrata con il canale on-line. Il perimetro finale dipenderà dall’esito delle nuove negoziazioni da intraprendere con le proprietà immobiliari". Le chiusure saranno comunque superiori alle 7 già annunciate

Per quanto riguarda il mercato Usa, il Gruppo ha già ridotto in maniera considerevole la presenza retail diretta e gestisce attualmente un negozio in Florida e si riserva la possibilità di rivedere ulteriormente la propria presenza fisica nel Paese "anche in senso espansivo nel caso si presentassero opportunità di locazione ritenute strategiche ed economicamente congrue con il nuovo scenario. Restano pienamente operative sia le attività del canale diretto online che il business con il canale multimarca".

Nel 2019 il Gruppo ha generato negli Usa un fatturato totale di 13,5 milioni di euro con una perdita operativa di 5,5 milioni. Nel primo semestre 2020 i ricavi si sono attestati a 4,5 milioni (in calo del 29% rispetto al primo semestre 2019) con una perdita operativa di 2,8 milioni1. Il progetto prevede il ritorno ad una situazione di pareggio nel medio periodo. 
 
 

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