LA PAROLA AL MERCATO/ Schroders: “I dazi hanno pesato sull'aumento dell'inflazione Usa”
(MEDIAMOLT) - Milano, 16 lug. - "I dazi hanno pesato sull'aumento dell'inflazione odierna negli Stati Uniti, in parte sostenuta dal costo dei beni di base". Lo ha detto, commentando i dati odierni sull'IPC statunitense, David Rees, Head of Global Economics di Schroders. Ad esempio, l'arredamento per la casa è aumentato dell'1% su base mensile a giugno. Altrove, i prezzi dei beni sono stati relativamente contenuti, ma potrebbero profilarsi sfide più impegnative se tutte le minacce tariffarie dell'amministrazione Trump saranno attuate il primo agosto". "Se ciò dovesse accadere, stimiamo - avverte Rees - che l'aliquota effettiva dei dazi all'importazione negli Stati Uniti potrebbe salire al 24%, aggiungendo potenzialmente più dell'1% all'inflazione – in aggiunta alla nostra previsione di un'inflazione media del 3,1% fino alla fine del 2026 - e riducendo il Pil di oltre lo 0,5%".
"Sebbene i mercati sembrino dare per scontato che il presidente Trump ammorbidirà la sua posizione, il rischio di stagflazione negli Stati Uniti è reale, soprattutto se l'aumento dei prezzi dei beni e dei servizi si ripercuoterà su un mercato del lavoro già in tensione", conclude l'esperto.