LOMBARDIA/ Cna stima -9,6% Pil nel 2020, occupati -87mila nel secondo trimestre

Milano, 9 novembre 2020 (L&F) - Il 2020 dovrebbe chiudersi con una contrazione del 9,6% del Pil della Lombardia. Un dato comunque migliore rispetto alle stime rilasciate nel corso di questa estate che indicavano -11%, anche se ma ancora non definitivo. Lo sottolinea Roberto Cestari, del Centro Studi Sintesi, in un documento di aggiornamento delle condizioni economiche per Cna Lombardia. L'attesa è che nel 2021 la ripresa si porti a +6,6%, "ma anche in questo caso tutto dipenderà dalle prossime settimane e dai prossimi mesi. Molto probabilmente - sottolinea l'esperto - anche la ripresa del 2021 non sarà sufficiente per recuperare quanto perso nel corso del 2020. Le nostre stime danno una contrazione del -3,6% nel 2021 sul 2019". Nei consumi si assiste a una dinamica analoga: "-9,1% nel 2020. E anche per il 2021 ci sarà una ripresa signficativa ma non sufficiente per recuperare quanto perso nel 2020. Si tratta di dati linea con le stime precedenti e con la stima nazionale". 

La contrazione è ancora maggiore per quanto riguarda gli investimenti: nel 2020, -13,6%. Un dato comunque migliore rispetto alle stime di agosto, quando si prevedeva un calo del 15,5%. "Per il 2021 i modelli indicano una forte ripresa degli ivestimenti +11%, ma anche qui - evidenzia Cestari - molto dipenderà dall'andamento della pandemia. Nonostante la ripresa degli investimenti nel 2021, il saldo tra 2021 e 2019 sarà comunque negativo. Ci vorrà un altro anno ancora per recuperare il treno perso".

Per quanto riguarda le imprese attive in Lombardia, dalla fine del 2019 ci sono 3000 imprese in meno in Lombardia, di cui 941 sono imprese artigiane rispetto all'inizio dell'anno. Rispetto ai settori economici, il segno rosso riguarda soprattutto i manifatturieri (-2,2%) e commercio e trusimo (-1,4%), ma dinamiche positive si notano legate a servizi e in parte anche all'edilizia e alle utilities (+2,7%).

Uno degli effetti principali della situazione contingente è la diminuzione delle imprese: "da marzo a settembre, complessivamente, in Lombardia ci sono 9000 imprese in meno rispetto allo scorso anno (-27%)". In termini di occupazione, nonostante gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti, "si nota già una dinamica negativa, soprattutto nel secondo trimestre (-87mila occupati)" fa notare Cestari. "Se guardiamo invece primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 il calo è di 56mila unità (-1,3%), dato leggermente migliore rispetto a trend nazionale dell'1,7%".

Infine l'export: "nei primi sei mesi del 2020, la Lombardia ha perso 10 miliardi di esportazioni, -15%. I modelli indicano un fine anno comunque in leggera ripresa (-13%). Dovrebbe attenuarsi la caduta delle esportazioni. Se guardiamo ai settori manifatturieri, si nota che in tutti, dalla moda alla casa dalla metallurgia alla meccanica, le contrazioni arrivano fino al 25% come nel caso della moda. Due eccezioni sono rappresentate dall'agroalimnetare +2% e dalla tenuta della chimica-gomma-palstica con -2,5%. Il manifatturiero complessivamente perde -15%" conclude Cestari.

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