LOMBARDIA/ Intesa Sp, in recupero 15 distretti industriali: 32 mld euro nel 2021 (+21,4%)

Milano, 2 maggio 2022 (LF-MM) -  In recupero 15 distretti industriali, sui 23 monitorati dalla direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo: chiudono il 2021 oltre i livelli del 2019, sfiorando i 32 miliardi di euro, con una crescita del 21,4%. Il confronto con il 2019 evidenzia un progresso del 6,6%: Metalli di Brescia in vetta ai distretti lombardi (+36,2%), sprint dell’aerospazio di Varese (+16,2%) e brevetti green di Milano e Monza al top in Italia. Lo evidenzia l'economista Enrica Spiga. (segue)

In particolare, tra le filiere distrettuali che si collocano già oltre i livelli pre-pandemici, ci sono la metalmeccanica (+7,9% rispetto al 2019), trainata dai metalli di Brescia. Il distretto si colloca al top della classifica regionale per valori esportati nel 2021 e fa segnare un progresso pari a +1,4 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2019 (+36,2%), a cui ha contribuito anche il rialzo dei prezzi alla produzione, a riflesso dei forti rincari dei metalli a livello internazionale. Tutti i distretti della metalmeccanica sono in progresso rispetto al 2020, e cinque su nove hanno recuperato i livelli del 2019: tra essi si distinguono meccanica strumentale di Bergamo (+6% vs. 2019), metalmeccanica di Lecco (+3,1%) e metalmeccanico del basso mantovano (+7,6%).

Segnali positivi anche per i distretti della gomma e della plastica, che continuano la crescita anche rispetto ai livelli pre-pandemici: articoli in gomma e materie plastiche di Varese (+15,4% vs. 2019) e gomma del Sebino Bergamasco (+11,8% vs. 2019). Va bene anche il sistema casa (+8,6%), che prosegue nel beneficiare della crescente attenzione all’ambiente domestico indotta dalla pandemia e dove si registra il pieno recupero di tutti i distretti, in primis i rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+9,6% vs. 2019). Arrivano segnali incoraggianti anche dal sistema moda che ha mostrato un rimbalzo rispetto al 2020 (+16,7%). Tuttavia, si tratta di performance ancora insufficienti per consentire il pieno recupero di quanto perso nel 2020 (-9%), penalizzate in particolare nella prima parte dell’anno dalla chiusura delle attività ritenute non essenziali e dalle limitazioni alla vita sociale, nonché dal perdurare della diffusione dello smart working.

Anche la filiera dell’agro-alimentare (+10,5%), particolarmente attivata nel corso del 2020, continua il suo trend di crescita. Rispetto ai livelli pre-Covid soffre tuttora il distretto dei vini e distillati del bresciano che sconta la chiusura, imposta nella prima parte del 2021, del canale Ho.Re.Ca. Al contrario, si sono messi in evidenza il lattierocaseario della Lombardia sud-orientale (+13,6% rispetto al 2019) e le carni e i salumi di Cremona e Mantova (+18,8%).

I mercati in cui l’export dei distretti lombardi ha registrato la crescita maggiore in valore rispetto al 2019 sono stati nell’ordine la Germania (+418 milioni), la Cina (+341 milioni), la Francia (+328 milioni), la Turchia (+156 milioni), la Polonia (+153 milioni), i Paesi Bassi (+147 milioni), dove nella crescita generalizzata di quasi tutte le filiere, si distinguono particolarmente i distretti lombardi della metalmeccanica. Segnali promettenti arrivano per il sistema moda dalla Cina, dove le vendite del 2021 recuperano e superano i livelli registrati nel 2019.

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