METEO: LOMBARDIA, 30 EVENTI ESTREMI NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2025
ECO 08-10-2025 11:12 Milano, 8 ott. – La Lombardia si conferma la regione più colpita dell’arco alpino dagli effetti del cambiamento climatico. Nei primi sette mesi del 2025 si sono verificati 30 eventi meteorologici estremi, tra alluvioni, frane, trombe d’aria, grandinate e ondate di calore, su un totale di 83 episodi registrati lungo tutto l’arco alpino. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, diffusi da CNA Lombardia, che lancia l’allarme: servono risorse strutturali e una strategia di lungo periodo per mettere in sicurezza territori e imprese. Le province più colpite sono Brescia, Bergamo, Como e Sondrio, con centinaia di segnalazioni di danni a infrastrutture, reti viarie e stabilimenti produttivi. Un quadro che, di anno in anno, si fa sempre più preoccupante, con ripercussioni pesanti sul sistema economico e territoriale lombardo. “Una nostra delegazione ha fatto visita in alcuni territori lombardi colpiti dal maltempo nelle ultime settimane – dichiara Giovanni Bozzini, presidente di CNA Lombardia –. Abbiamo raccolto la testimonianza di sindaci, amministratori e imprese. Siamo di fronte a situazioni straordinarie che richiedono ristori tempestivi e adeguati, ma soprattutto interventi di riassetto idrogeologico che nemmeno con i fondi del PNRR il Paese è riuscito a programmare. Non possiamo andare avanti in questo modo. Si trovano 40 miliardi all’anno in più per i prossimi dieci anni per centrare gli obiettivi di spesa militare Nato: si trovino allora i denari anche per mettere in sicurezza le nostre comunità”. CNA Lombardia sottolinea che l’impatto economico di questi fenomeni non riguarda solo i danni materiali, ma si estende alla continuità produttiva, all’occupazione e alla tenuta delle filiere locali. “Abbiamo messo a disposizione delle imprese competenze dedicate per accompagnarle anche nella fase di entrata in vigore dell’obbligo di stipulare polizze assicurative per danni catastrofali – prosegue Bozzini –. Lo voglio dire chiaramente: a noi questo balzello continua a non piacere, anche se le imprese, da sempre lungimiranti, si tuteleranno. Lo Stato non dovrebbe scaricare sui privati le proprie inadempienze. Inoltre, almeno una cosa chiediamo: rendere detraibile il premio polizza, visto che questo prodotto è stato imposto come una necessità per le aziende”. Per CNA Lombardia, prevenzione, manutenzione del territorio e investimenti strutturali devono diventare priorità politiche permanenti, non semplici risposte emergenziali. “Il nostro sistema produttivo non può essere lasciato solo di fronte a fenomeni che ormai hanno assunto un carattere strutturale – conclude Bozzini –. Serve una strategia nazionale di prevenzione, manu