USA/ Algebris, "se non c'è manodopera si riscopre l'aumento dei prezzi"

Milano, 11 giugno 2021 (L&F) - In un paese dove l'economia è tornata e crescere, la domanda di lavoro è ai massimi da decenni, mentre le piccole imprese segnalano difficoltà a coprire le posizioni aperte. Lo evidenzia Mark Conrad, portfolio manager di Algebris, sottolineando che "questo sta generando una forte accelerazione nella crescita dei salari, in particolare tra i lavoratori a basso reddito".

Nel frattempo, spiega, "il mercato obbligazionario si sta scrollando di dosso chiari segnali di inflazione, accettando pienamente la narrativa della Fed sui fattori transitori, nonostante driver d’inflazione 'appiccicosi' come il costo delle abitazioni continuino a sorprendere al rialzo (+0,31% mese su mese a maggio, il livello più alto in oltre due anni)". Secondo l'esperto di Algebris, "ci vorranno diversi mesi prima che il dibattito sul fatto che la creazione di posti di lavoro sia o meno così forte come sembra si risolva e se le pressioni inflazionistiche che stiamo vedendo siano sostenibili sul lungo periodo". Ma, avverte, il rischio per il mercato obbligazionario "sembra sempre più asimmetrico man mano che i tassi reali diventano ancora più negativi e le aspettative di inflazione continuano a salire. Guardando agli ultimi tre decenni, i rendimenti nominali a 10 anni di ~1,4% (dove scambia attualmente il Treasury) sono coerenti con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) che si attesta attorno all’1% per la parte ‘core’".

"Il valore percentuale del CPI di questa settimana è stato del 3,8% – anche se si tratta evidentemente di un picco temporaneo, considerando che i tassi reali sembrano troppo bassi e le attività ad alta duration sembrano vulnerabili. I titoli finanziari, ovviamente, beneficerebbero di un aumento dei tassi, ma anche in un contesto di tassi più bassi e più lunghi, avrebbero comunque performance positiva, dato che i rendimenti dell’8-12% sembrano sempre più interessanti sia su base relativa che assoluta".

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