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A San Paolo arrivano i Tonino Lamborghini Apartments

Con un PSV da quasi 50 milioni di euro, viene presentato il progetto di building griffato del brand, secondo investimento real estate nel Paese sudamericano e nuovo capitolo di un’avventura immobiliare che continua in giro per il mondo

Tonino Lamborghini torna a investire nel real estate internazionale in Brasile. Dopo il successo del Tonino Lamborghini Residences a Balnerario Camboriù, nello stato meridionale di Santa Catarina – lanciato ufficialmente due anni fa e con la posa della prima pietra nel febbraio 2021 – il marchio del Toro annuncia di voler allargare la sua presenza sul mercato immobiliare brasiliano nel raffinato quartiere Jardins di San Paolo. A sorgere sarà un edificio di 27 piani, con 114 appartamenti di lusso, per una superficie complessiva di 8 mila metri quadrati. 

Di che investimento si parla?

Secondo le stime siamo intorno ai 300 milioni di real (circa 46mln/€, ndr.) di Potential Sales Value (PSV), con un prezzo al metro quadro che viaggia sui 40mila real, cioè 6 mila euro: cifre che, sul mercato immobiliare carioca, puntano a un target decisamente alto. A occuparsi della realizzazione sarà Gafisa, developer brasiliano con quasi 70 anni di storia e oltre 1200 progetti consegnati nel Paese, comprese alcune iconiche proprietà immobiliari di alta gamma. Il progetto, annunciato in questi giorni sulle due sponde dell’Atlantico, nasce da un accordo siglato a giugno 2021, si dà l’ambizioso obiettivo di consegnare i “Tonino Lamborghini Apartments San Paolo” entro il 2023 e guarda già avanti, immaginando già di espandere il conceptimmobiliare a marchio del Toro anche a Rio de Janeiro. 

Tonino Lamborghini, che effetto le fa questo consolidamento in Brasile?

“Amo questo paese dalla prima volta che venni, 18enne, con mio padre più di 50 anni fa. Già allora mi colpì, fra le tante cose, un’architettura di bellezza e dimensioni stratosferiche, per lo più sconosciuta in Italia. Soprattutto, mi colpivano gli atri enormi di certi edifici – spazi da tre/quattrocento metri con salotti, divani, spazi di incontro… – e i parcheggi che da noi, quando non sono interrati, sono sempre tristissime strisce grigie, mentre in Brasile sono ricoperti da cadute di verde che danno colore e leggerezza. Quindi, mi emoziona che il progetto dei nostri building griffati abbia qui un grande risalto”.

Ci spieghi meglio questo concept.

“Non si tratta di avere semplicemente dato il nome Tonino Lamborghini a un edificio. Qui tutto ilprogetto è concepito per offrire ai clientiun'esperienza del brand italiano in ognidettaglio. Tutti gli spazi comuni avranno arredi e accessori importati direttamente dall'Italia, accuratamente studiati e firmati ToninoLamborghini. All’interno degli appartamentipremium, poi, saranno presenti gli accessori dellalinea Home del brand, tutti realizzati in Italia. Al piano terra dell’edificio, infine, saranno invecepresenti negozi, ristoranti e caffetterie a marchio Tonino Lamborghini”.

Se qualcuno è rimasto fermo agli orologi con cui Tonino Lamborghini ha cominciato deve certamente mettere avanti le lancette

“Il mio problema è che mi abituo subito e, una volta raggiunto un risultato, guardo già oltre”.

La sua prossima sfida?

“Ah, se potessi fonderei un giornale di critica per raccontare tutte le negatività italiane. Lo chiamerei 'Vergogna!', ma forse mi farei troppi nemici, quindi le racconto che stiamo investendo molto sulla mobilità elettrica. Ad EICMA presenteremo veicoli elettrici con lo storico brand ISO, che fa parte del nostro portfolio marchi. A dire il vero, attraverso i brand del gruppo già più di 20 anni fa producevamo city car e golf cart elettriche, ma poi non c’erano le colonnine per ricaricarle, così ci concentrammo sul diesel ecologico. Però ho avuto la soddisfazione di averne avute 30 in giro per i Giardini Vaticani e due erano per Papa Giovanni Paolo II. Comunque, anche ora il mercato italiano è indietro per le auto elettriche e preferisco venderle in Asia, dove sono più sensibili e organizzati di noi”.

Proprio in Asia – e così chiudiamo il cerchio – Tonino Lamborghini si è lanciato nel mercato immobiliare, nello specifico avviando il suo progetto hospitality in Cina nel 2012. Avete nuovi progetti?

“Sono in programma due nuove aperture – in Cina e in Egitto – per la fine del 2021 e l'inizio del 2022. A brevissimo a Chengdu aprirà il nuovo Tonino Lamborghini Center: due grattacieli di 180 metri che ospiteranno un hotel a 5 stelle, appartamenti, uno shopping center e un centro commerciale. In Egittoè già al 30% la realizzazione di Tonino Lamborghini Residences New Capital Cairo, 300 appartamenti a marchio nel cuore dell'importante progetto residenziale Atika, 45 km a est del Cairo, in quella che è destinata a essere la nuova sede del governo egiziano e di venti quartieri abitativi. Altri progetti residenziali, di hotellerie e ristorazione a marchioTonino Lamborghini, sono già in costruzione sempre in Egitto e anche in Thailandia”.

Si avvicina la fine dell’anno… a che cosa brindiamo?

“Prevediamo di chiudere il 2021 con un fatturato generato direttamente intorno ai 7 milioni di euro, mentre l’indotto del gruppo nel mondo si aggira sui 42 milioni di euro. La sola parte immobiliare (hotel + progetti griffati) corrisponde al 25% del fatturato. Il resto è ripartito per il 30% in core products, 25% accessori vari e il 20% in beverage. E visto che brindiamo, scelgo il nostro whisky italiano appena presentato all’HOST di Milano. Non ci sono limiti quando la fantasia lavora sulla qualità”.

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