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A Voghera prende forma un “edificio-città”: il masterplan Boeri ridisegna l’ex Caserma Vittorio Emanuele II

Voghera compie un passo che attendeva da anni: la presentazione ufficiale del masterplan per la rigenerazione dell’ex Caserma di Cavalleria Vittorio Emanuele II, uno dei luoghi più simbolici – ma anche più problematici – della città. Un grande complesso, parzialmente inutilizzato, da sempre sospeso tra memoria storica e vuoto urbano.  

Con il progetto affidato dal Comune allo studio Stefano Boeri Interiors, la caserma diventa il perno di una strategia di trasformazione che guarda oltre il singolo lotto per agire sul metabolismo complessivo della città: un “edificio-città”, definizione che riassume un approccio integrato tra residenze, cultura, welfare, spazi verdi e funzioni universitarie. 

Un masterplan che agisce sul senso della città  

Il progetto immagina un nuovo polo urbano capace di tenere insieme funzioni diverse ma complementari: Senior living: residenze assistite e servizi per la terza età, pensati per rispondere al fabbisogno demografico del territorio, tra i più anziani d’Italia; Student housing e campus urbano: una scelta strategica per attirare giovani, attivare nuove economie e invertire la tendenza allo spopolamento (un modello simile a operazioni già attuate in città medie europee (Friburgo, Lovanio, Pamplona). E poi cortili e giardini interconnessi: spazi pubblici aperti e permeabili che rompono la tradizionale chiusura militare della caserma, creando una continuità pedonale con la città consolidata; spazi culturali, sportivi e ricreativi: luoghi ibridi, pensati per ospitare eventi, associazioni, coworking, palestre comunitarie, laboratori creativi. Infine, manutenzione e ristrutturazione degli edifici storici: un intervento che privilegia la rigenerazione e non la sostituzione edilizia, in linea con i principi dell’European Green Deal e del New European Bauhaus, che promuovono riuso, sostenibilità e valore culturale dell’esistente.

Un progetto coerente con le tendenze europee sulla rigenerazione urbana  

Le linee di intervento proposte da Boeri Interiors dialogano con i trend più avanzati della rigenerazione urbana europea. Densità mista e servizi di prossimità – L’idea di “edificio-città” ricalca approcci già sperimentati in Spagna (Barcellona Superilles), Francia (Lille Fives Cail Babcock), Olanda (Amsterdam Marineterrein): concentrare funzioni diverse in un unico organismo urbano permette di ridurre mobilità, aumentare sicurezza e generare nuovi cicli di vita economica.  Riuso di grandi contenitori pubblici dismessi – Le ex caserme rappresentano ovunque in Europa un patrimonio complesso da rigenerare. La strategia adottata a Voghera segue best practice come il Quartier Cavalli a Parma, l’ex caserma Garibaldi a Firenze o l’ex Arsenale de La Spezia. Spazi verdi come infrastruttura urbana – Non aree residuali, ma sistemi ecologici interni che migliorano microclima, drenaggio, vivibilità. È uno dei cardini del modello “Forestazione Urbana” promosso da Boeri negli ultimi quindici anni.  

Le criticità: governance, tempi e sostenibilità economica  

Un masterplan di questa scala apre anche interrogativi importanti. Innanzitutto il modello di gestione  Un edificio-città richiede un mix complesso di operatori: housing sociale, studentati, servizi sociosanitari, enti universitari, soggetti culturali. La riuscita dipenderà dal modello gestionale (pubblico, privato, PPP) e dalla capacità del Comune di coordinare questi attori.  2. Sostenibilità economica  Il rischio di molti progetti italiani su ex caserme è l’onerosità della ristrutturazione: bonifiche, adeguamenti energetici, norme antisismiche. Senza una chiara strategia di finanziamento (PNRR residuo, fondi FESR, partenariato, project financing) il progetto rischia rallentamenti. In seconda battuta la capaciotà di attrazione universitaria  L’idea di un campus urbano è innovativa, ma richiede accordi concreti con Atenei lombardi o consorzi universitari. Senza una presenza accademica stabile, lo student housing rischia di diventare residenza ordinaria e perdere la sua funzione di “ringiovanimento” della città. L’operazione è comunque cruciale per Voghera: la rigenerazione dell’ex caserma rappresenta uno dei rari casi in cui una città di medie dimensioni affronta un grande vuoto urbano con una visione contemporanea: integra servizi sociali con funzioni culturali; – mette al centro i giovani e gli over 65, le fasce demografiche più fragili; trasforma un’area chiusa in un’infrastruttura di qualità pubblica; attiva un processo di identità urbana e non un semplice “recupero edilizio”.  

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