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Beauty, export in ripresa per il 2022

Settore punta sul sempre più indispensabile uso dei cosmetici, con igiene personale e cura corpo divenuti centrali

I dati di Cosmetica Italia parlano chiaro: la perdita del 16,7 % di esportazioni che il nostro Paese aveva riscontrato a causa della pandemia potrebbe essere recuperata nel 2022. Il Centro Studi di Cosmetica Italia non nasconde che l’emergenza sanitaria ha seriamente condizionato ed impattato sul mondo del beauty, tuttavia, il comparto cosmetico ha saputo reagire in modo pragmatico e resiliente e, nonostante i numeri negativi, ha consegnato saldi finali meno critici del previsto. Lo scenario

di incertezza registrato dai mercati esteri incide anche sul settore cosmetico, interrompendo così il trend partito nel 1996, quando il valore delle esportazioni ha superato quello delle importazioni. Ed è così che il che il comparto cosmetico in Italia ha raggiunto i 6.3 miliardi (-10,2% sul 2019) e intorno a 10.5 miliardi (-12,9%) a livello globale. Proprio i dati legati all’ export hanno subito andamenti geografici diversificati: se l’Asia non ha subito eccessive ripercussioni economiche dagli effetti della pandemia, Europa e Nord America hanno registrato una nuova contrazione del PIL, seppur con lieve miglioramento nel mese di Dicembre. I Paesi che hanno percepito i cali più significativi sono proprio i “colossi” dell’export, che complessivamente, concentrano dati che superano 1,3 miliardi: prima fra tutti, la Francia, che registra un calo pari a -18,1%, seguita da Germania (-20,8%) e Stati Uniti (-19,3).

Hong Kong risulta l’unico Paese nella top ten delle destinazioni di prodotti cosmetici a presentare un minimo incremento (+0,3 %) a seguito del calo dei contagiati da Agosto in poi. Essendo il Paese uno snodo strategico per le destinazioni asiatiche delle esportazioni, questa lieve ripresa dei dati è di buon auspicio per tutto il continente. Un trend positivo emerge anche dalla Cina (+3,0% per 89 milioni di euro), Repubblica Ceca (+10,7% per 70 milioni di euro), Ucraina (+9,9% per 46 milioni di euro) e Australia (+5,5% per 43 milioni di euro).

Il Covid-19, soprattutto nei Paesi che maggiormente hanno percepito le ondate di contagio, ha fortemente modificato le abitudini e i modelli comportamentali della gente, ridefinendo nuovi instabili equilibri nell’organizzazione del lavoro e trai rapporti interpersonali: l’elemento su cui il mondo del beauty punta in prospettiva di un recupero entro il prossimo anno è l’indispensabilità dell’utilizzo dei cosmetici. L’igiene personale e la cura del proprio corpo sono fattori imprescindibili della quotidianità, dunque l’industria cosmetica italiana non può che far altro che ribadire la propria reputazione nel mondo, presentando sempre prodotti sempre più sicuri ed innovativi, oltre che naturali e sostenibili.

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