• Real Estate

Coima, dal Pnrr oltre 54 miliardi di euro con impatto diretto sulla rigenerazione urbana

Ammontano a oltre 54 miliardi di euro i capitali chesulla base delle sei missioni che rappresentano le aree tematiche e strutturali di intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per la mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute), potranno coinvolgere e generare un impatto complessivo per le città italiane e il territorio nazionale. La cifra potrà superare gli 85 miliardi includendo gli investimenti nelle infrastrutture. Il dato è emerso nel corso della decima edizione della decima edizione del Coima Real Estate Forum. 

 

Il quadro di investimenti più rilevante si ottiene adottando un approccio più trasversale rispetto alle missioni, identificando gli investimenti con un impatto diretto e indiretto sulla rigenerazione del territorio. Che uniti a quelli infrastrutturali, amplificano e accelerano il raggiungimento degli obiettivi del piano coerentemente con Next Generation EU. Gli oltre 85 miliardi di euro stimati da Coima potrebbero coinvolgere per 54,4 miliardi la filiera della trasformazione del territorio, mentre circa 31,5 miliardi riguarderebbero prevalentemente il settore delle infrastrutture.

Secondo una ricerca elaborata da Coima, oggi di oltre 350 milioni di mq controllati da pubbliche amministrazioni (circa 220 milioni di mq da Comuni, 42 Mln di mq da amministrazioni centrali, 78 Mln di mq da autorità locali, 8 Mln di mq dalle regioni e 5 Mln di mq da casse e istituti di previdenza pubblici) necessitano necessita di interventi di riqualificazione. In tale contesto, l’Italia può lavorare rapidamente per colmare un gap importante rispetto alla media europea: gli immobili con oltre 60 anni di vita sono in Italia il 40% contro una media UE del 32%; gli asset a potenziale rischio sismico oltre il 70% nel nostro Paese rispetto al 30% dell’UE, con una importante carenza di aree verdi disponibili per ogni cittadino, che in Italia pesa per circa il 15% contro una media UE che si attesta tra il 20% e il 30%. Colmando questi gap, secondo Coima si arriverebbe a rigenerare non meno di 100 milioni di metri quadrati, con investimenti per 200 miliardi di euro in 10 anni. Tali conseguenze sarebbero in grado di attivare benefici molteplici in molti e differenti ambiti: sull’ambiente, con la riduzione del 15% di emissioni di CO2 in Italia, in termini di occupazione, con la creazione di posti di lavoro per 200-300 mila unità annue, e sull’economia, con la riduzione delle differenze territoriali, un incremento sui dati di turismo e di un importante indotto, trasversale a vari settori.

Un ulteriore volano di sviluppo è rappresentato dalla progettazione di immobili conformi ai criteri ESG. L’attuale momento storico, straordinario e irripetibile, può consentire anche all’Italia di adottare un approccio istituzionale sistemico e virtuoso che in altri Paesi europei ha consentito lo sviluppo di aziende nazionali eccellenti e di dimensioni adeguate. Secondo Coima, Governo, Cdp, Ferrovie, Poste Italiane da una parte, Intesa San Paolo, Unicredit, i nostri investitori istituzionali (casse di previdenza e fondi pensione, assicurazioni, fondazioni bancarie) sono esempi di soggetti che potrebbero alimentare insieme al settore privato un piano industriale storico per l’Italia che alimenterebbe competitività e sviluppo economico e culturale.

Come emerso dai lavori del Forum, Roma è la città che in questo momento, avendo una posizione baricentrica in Italia e nel bacino del Mediterraneo, può cogliere importanti opportunità per gli anni a venire, con possibili accelerazioni anche grazie a eventi che coinvolgeranno la città – come il Giubileo, la Ryder Cup, l’European Aquatics Championships e la candidatura a Expo 2030 – che sicuramente possono rappresentare un volano di crescita e sviluppo. Milano, che ha avviato un programma di rigenerazione urbana dal 2000, ha consentito la formazione di una filiera produttiva rappresentata da professionisti e aziende che hanno maturato 20 anni di esperienza e che possono rappresentare oggi una risorsa importante per il Paese. Come recentemente evidenziato in un report elaborato da Scenari Immobiliari, “Roma può contare su un patrimonio storico e architettonico unico al mondo, un’attrattività turistica che ha portato 46,5 milioni di presenze in città nel 2019, con 1.036 hotel e 51.000 camere, un hub nazionale dei trasporti come Fiumicino da cui sono transitate 43,5 milioni di persone, presenza di aree verdi e bassa densità, con 162 mq di verde per abitante: elementi e fattori che posizionano Roma al quarto posto in Europa per livello di attrattività complessivo della città, e uno dei cinque poli urbani più importanti nel continente". “L’Italia ha nella sua storia la vocazione di sviluppare città straordinarie, e oggi, con un approccio sistemico da parte delle principali istituzioni pubbliche e private, è possibile comporre un piano industriale di riqualificazione del territorio che affermi un nuovo modello italiano culturale ed economico di sviluppo e consenta la crescita di aziende nazionali eccellenti che possano servire il Paese e competere a livello internazionale. Con il sostegno delle principali istituzioni italiane il fondo di investimento Coima Esg ESG City Impact Fund si sta avviando a superare i 500 milioni di raccolta destinati a investire in programmi di rigenerazione urbana con un impatto economico di oltre 2 miliardi di euro in partnership con istituzioni e operatori qualificati" ha dichiarato il fondatore e Ceo Manfredi Catella. 

Banner-Adv
Banner-Adv