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Evergrande conta, ma non sarà una nuova Lehman Brothers

Per Oxford Economics conseguenze collasso potenzialmente contenute alla Cina

Il potenziale collasso della cinese Evergrande, per quanto avrà ricadute importanti, non potrà essere paragonato a quello che accadde con il crash di lehman del 2008, che invece scatenò turbolenze finanziarie globali.

 

I suoi effetti principali saranno probabilmente contenuti all'interno della Cina. "I mercati presumono - probabilmente correttamente - che le autorità cinesi sconteranno l'impatto delle conseguenze finanziari di Evergrande. I creditori stranieri potrebbero subire delle perdite, ma la scala delle passività potenzialmente colpite sembra gestibile, anche se altre società immobiliari cinesi dovessero avere problemi". Inoltre, evidenza Oxford Economics, "il contesto della crisi di Evergrande è molto diverso dalla bancarotta di Lehman Brothers, con quest'ultima che si è verificata in un momento in cui i mercati globali erano sotto grande stress da lungo periodo. I mercati di oggi, al contrario, sono floridi e la liquidità globale è abbondante". Un dato, però va evidenziato, e cioè che "la questione Evergrande mette in luce il problema più grande degli alti livelli di debito in Cina. E le azioni intraprese dalle autorità cinesi a breve e lungo termine per affrontarlo potrebbero rallentare la crescita cinese, soprattutto nel settore immobiliare". Rallentamento che, partendo dall'immobiliare, dunque, "indebolirebbe la crescita più in generale, anche attraverso l'affievolimento dei prezzi delle materie prime che danneggerebbe gli esportatori".

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