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Il Cortile del Michelozzo a Palazzo Vecchio si illumina a nuovo grazie a Kering

Pinault, vicini a città di Firenze in un momento di difficoltà

Il colosso del lusso francese Kering (Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ulysse Nardin, Girard-Perregaux) sosterrà il rinnovamento dell’impianto di illuminazione del cortile del Michelozzo, l'ingresso nobile di Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze. Il cortile, progettato nel 1453 è stato ampiamente trasformato e abbellito da Giorgio Vasari nel secolo successivo. I lavori inizieranno nei prossimi mesi e si svilupperanno nel corso del 2021. "Come avevo affermato un anno fa, quando mi era stato consegnato il Fiorino d’Oro, Firenze e la Toscana ricoprono un significato particolare per me e per Kering.” ha affermato François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering. "Proprio per questo motivo, vogliamo essere sinceramente vicini alla città in un periodo di particolare difficoltà, e abbiamo deciso di contribuire alla valorizzazione di una delle tante meraviglie di Palazzo Vecchio, simbolo di Firenze e della sua tradizione culturale e splendore artistico. Quando pensiamo a un luogo dove investire in capacità artigianali e manageriali – ha concluso Pinault – questo territorio è in cima alle nostre preferenze, perché ci ha sempre offerto un mix di altissimo livello".

“Sono molto grato a François-Henri Pinault che ho sempre stimato come imprenditore lungimirante e coraggioso”, ha dichiarato il Sindaco Dario Nardella. “Proprio un anno fa gli abbiamo consegnato il Fiorino d’Oro perché ha sempre creduto nel nostro territorio, scommettendo sul made in Florence e offrendo opportunità di lavoro e di crescita professionale a tanti giovani. Oggi Kering investe ancora su Firenze, rispondendo all’appello che abbiamo lanciato quando le conseguenze della pandemia hanno colpito duramente in particolare le città d’arte. Il cortile di Michelozzo - sottolinea il sindaco - è una perla del Rinascimento, che lascia a bocca aperta chi varca la soglia di Palazzo Vecchio; con questo intervento, il cortile avrà una nuova illuminazione che ne esalterà la bellezza e che - come ogni nuova luce - è segno di speranza per il futuro”.

Il contributo di Kering prende forma all’interno del Piano 'Rinasce Firenze', un’iniziativa promossa dal Comune di Firenze nella scorsa primavera, in piena prima fase della pandemia, con l’obiettivo di favorire la rinascita socio-economica della città, sostenendo i settori culturali, economici, educativi e turistici. Il contributo verrà erogato sotto forma di donazione. Il progetto rappresenta un’ulteriore conferma dello stretto legame tra Kering e la città metropolitana fiorentina, dove il gruppo francese continua a investire in modo diretto e attraverso i suoi marchi. Negli ultimi anni, oltre al continuo rafforzamento della leadership di Gucci e agli investimenti per il rilancio di Richard Ginori, l’area metropolitana è stata identificata da Kering per l’avvio delle operazioni di insediamento delle radici produttive anche di Saint Laurent e Balenciaga.

A proposito del Cortile di Michelozzo. Il primo cortile, al quale si accede dal portone principale su piazza della Signoria, fu progettato nel 1453 da Michelozzo. Nel 1565, in occasione delle nozze tra Francesco I de' Medici, figlio di Cosimo I, e Giovanna d'Austria, sorella dell'imperatore Massimiliano II, il cortile venne trasformato ed abbellito su progetto di Giorgio Vasari. Nelle lunette, tutto intorno al porticato, sono riprodotte le insegne delle chiese e delle corporazioni delle arti e mestieri della città, mentre nei riquadri inferiori sono dipinte, in onore proprio di Giovanna d'Austria, le vedute di città dell'Impero degli Asburgo, dipinte da Bastiano Lombardi, Cesare Baglioni e Turino Piemontese. Al centro del cortile, in sostituzione dell'antico pozzo, venne eretta una fontana in porfido, su disegno del Vasari e con la collaborazione probabile di Bartolomeo Ammannati. Poggiante su un ampio basamento ottagonale, con gli ultimi due gradini rotondi, ha una colonnina di porfido che regge una vasca marmorea. Sulla fontana venne collocata nel 1557 la più antica statua bronzea del “Putto con delfino” di Andrea del Verrocchio (1470 circa), spostata dal 1959 al secondo piano del palazzo e sostituita nel cortile da una copia. 

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