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Sostenibilità, engagement, proporzionalità, semplificazione nel nuovo Codice di corporate governance
Milano, 31 gennaio (L&F) - Sostenibilità, engagement, proporzionalità, semplificazione: questi i cardini intorno ai quali è stato costruito il nuovo Codice per la Corporate Governance, approvato dal Comitato dedicato, presieduto da Patrizia Grieco e composto da esponenti di vertice delle società quotate e delle società di gestione del risparmio, oltre a rappresentanti degli enti promotori, che sono Abi, Ania, Assogestioni, Assonime, Borsa Italiana e Confindustria. La revisione del codice esistente, sottolinea il Comitato, si è resa necessaria anche per aggiornare alcune best practice. Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda la sostenibilità, il nuovo testo invita ad adottare politiche attive per favorirla: con l'obiettivo di creare valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti" tenendo conto degli interessi degli stakeholder rilevanti per la sua attività". All’organo di amministrazione è attribuita la responsabilità di integrare gli obiettivi di sostenibilità nel piano industriale, nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e nelle politiche di remunerazione.
Secondo tema, l'engagement: il nuovo Codice raccomanda alle società quotate di sviluppare il dialogo con il mercato attraverso l’adozione di politiche di engagement complementari a quelle degli investitori istituzionali e dei gestori degli attivi. Ruolo fondamentale di raccordo è attribuito al presidente del board che deve, insieme all'amministratore delegato, favorire una politica di dialogo con tutti degli azionisti, informando il cda. Terzo pilastro, la proporzionalità: per favorire l’accesso alla quotazione delle società medio-piccole e di quelle a forte concentrazione proprietaria, l’applicazione del nuovo Codice è improntata a principi di flessibilità e di proporzionalità. Alcune raccomandazioni sono quindi indirizzate alle sole società grandi (società con capitalizzazione superiore a 1 miliardo di euro per tre anni solari consecutivi), mentre specifiche semplificazioni sono previste per le società a proprietà concentrata (società nelle quali uno o più soci dispongono, direttamente o indirettamente, della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria).
Infine, semplificazione: il nuovo Codice presenta una struttura più snella, basata su princìpi che definiscono gli obiettivi di un buon governo societario, e raccomandazioni soggette alla regola del “comply or explain”, mentre sono stati eliminati i commenti. Per agevolarne l’applicazione il Comitato intende avviare l’elaborazione di Q&A, da aggiornare periodicamente anche su istanza delle società aderenti. Il Comitato ha inoltre sviluppato un approccio neutrale delle best practice rispetto ai modelli di governance per rendere il Codice direttamente fruibile in tutti i tipi di modello societario (tradizionale, monistico, dualistico), anche da parte di società di diritto estero quotate in Italia.
La composizione del Comitato per la Corporate Governance, nel quale siedono rappresentanti degli enti promotori ed esponenti di vertice delle società quotate e delle società di gestione del risparmio, è stata aggiornata con l’ingresso della professoressa Bettina Campedelli, amministratore di Cattolica Assicurazioni.
Comitato per la Corporate Governance
Composizione: Carlo Acutis, Paolo Astaldi, Stefania Bariatti, Cesare Bisoni, Santo Borsellino, Bettina Campedelli, Innocenzo Cipolletta, Tommaso Corcos (Vice Presidente), Maria Bianca Farina, Gabriele Galateri di Genola, Fabio Galli, Andrea Ghidoni, Patrizia Grieco (Presidente), Gian Maria Gros-Pietro, Raffaele Jerusalmi, Emma Marcegaglia, Stefano Micossi, Marcella Panucci, Alessandro Profumo, Salvatore Rossi, Giovanni Sabatini, Maurizio Sella, Andrea Sironi, Massimo Tononi.