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Urbanistica a Milano, il sindaco Beppe Sala indagato insieme a Manfredi Catella (Coima) e all'assessore Tancredi (e molti altri

La giornata di ieri ha segnato un nuovo punto di svolta nell'inchiesta sull'urbanistica milanese che da mesi scuote Palazzo Marino. Sei le misure cautelari richieste dall'Ufficio del Gip di Milano nei confronti di Giuseppe Marinoni, Alessandro Scandurra, Giancalo Tancredi, Federico Pella, Manfredi Catella, Andrea Bezziccheri. Oggi il Corriere della Sera anticipa che anche il sindaco Giuseppe Sala risulterebbe formalmente indagato. Il primo cittadino, in un'intervista al Corsera, si dichiara all’oscuro al momento della pubblicazione.  Le ipotesi di reato formulate a carico di Sala riguardano due capi di imputazione distinti: da un lato, false dichiarazioni sulle qualità proprie o di terzi relativamente alla nomina di Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione per il paesaggio del Comune; dall’altro, l'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità in relazione al progetto 'Pirellino', promosso dall’architetto Stefano Boeri e dall’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. Sala ha respinto ogni addebito  L’indagine si inserisce nel quadro più ampio delle verifiche avviate dai magistrati milanesi su presunte irregolarità nella gestione di pratiche urbanistiche e autorizzazioni paesaggistiche. In particolare, Marinoni risulta indagato per avere agito "in una condizione di totale conflitto di interesse", si legge nel dispositivo, "in accordo con l'assessore Tancredi. Quest'ultimo "faceva riconfermare al sindaco Sala la nomina di Marinoni", il quale "perseguiva l'obiettivo di attuare un PGT ombra" e "con alte parcelle" da parte di società private. Tancredi avrebbe "favorito e supportato strumentalmente tale conflitto di interessi".  Perquisito e indagato in questo filone di ichiesta anche Stefano Boeri, in relazione alla riqualificazione del Pirellino. Boeri è imputato in altri due procedimenti. Uno per per turbativa d'asta e false dichiarazioni in Relazione alla Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura; il secondo per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli.

Dal canto suo, Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA, ha rilasciato questa dichiarazione: "In data odierna (16 luglio, ndr) abbiamo ricevuto una notifica del Tribunale di Milano per informarci dell’indagine in corso relativamente a un incarico progettuale affidato in passato dalla nostra società all’architetto Scandurra. Dato il ruolo dell’architetto anche come membro della commissione paesaggistica del Comune di Milano fino al 2024, viene prospettata l’ipotesi che l’incarico professionale affidato possa avere influenzato la condotta del professionista nella commissione in merito ai progetti promossi dalla nostra società. Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza."

 

 

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