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Auto elettriche, smart glasses e lusso: i nuovi segnali dei mercati secondo Algebris Investments

Il 'Global Equity Bullets' di Algebris Investments fotografa un quadro in evoluzione: mercati azionari solidi ma selettivi, un settore automobilistico alle prese con la fine degli incentivi e una nuova corsa tecnologica guidata dalla realtà aumentata e dall’intelligenza artificiale.  

Azionario globale, resilienza in un contesto complesso 

Nel mese di ottobre, le borse mondiali hanno confermato la propria capacità di resistere a shock economici e geopolitici. Negli Stati Uniti, nonostante lo shutdown governativo e le tensioni commerciali con la Cina sulle terre rare, l’indice azionario ha mantenuto un andamento positivo, sostenuto da utili bancari superiori alle previsioni. In Europa, il mercato resta più “freddo” ma ancora interessante per i multipli contenuti, mentre il Giappone beneficia di nuove prospettive di stimolo fiscale.  

Auto elettriche: la domanda alla prova senza incentivi 

Le immatricolazioni di veicoli elettrici negli Stati Uniti hanno raggiunto un record nel terzo trimestre 2025, con 438.000 unità (+41% rispetto al trimestre precedente, +30% su base annua), portando la quota EV al 10,5% del mercato. Tuttavia, Algebris sottolinea che “gran parte della crescita è legata all’effetto anticipo, con i consumatori che hanno approfittato del credito d’imposta federale di 7.500 dollari prima della sua scadenza a settembre”. Con il venir meno degli incentivi, il trimestre ha mostrato “la fragilità della domanda strutturale in assenza di sussidi”, mentre la transizione industriale rimane complessa: i costruttori occidentali affrontano regolamentazioni stringenti e concorrenza crescente dalla Cina. Le autorità, negli Stati Uniti come in Europa, stanno cominciando ad allentare il ritmo della transizione: il “One Big Beautiful Bill” ha eliminato le sanzioni CAFE, mentre Bruxelles ha ammorbidito i target CO₂ e anticipato la revisione del phase-out dei motori termici. Per Algebris, questi interventi “disegnano un percorso più lungo e disomogeneo, dove la stabilità del mercato dipende ancora dal supporto politico”.  

Occhiali smart: la nuova interfaccia tecnologica 

Il successo dei Ray-Ban Meta, sviluppati da Meta ed EssilorLuxottica, ha aperto una nuova corsa tra i colossi della tecnologia – da Apple a Samsung, da Google a ByteDance – per dominare la prossima interfaccia di consumo basata su AI e realtà aumentata. Le spedizioni globali dovrebbero passare da 2 milioni di unità nel 2024 a 10 milioni nel 2025, fino a 55 milioni nel 2030, con un mercato hardware stimato a 14 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre 2025, EssilorLuxottica ha toccato ricavi record per 6,9 miliardi di euro (+11,7% su base annua), con Ray-Ban Meta che ha contribuito per oltre 4 punti percentuali. “La prima fase del ciclo è guidata dagli AI glasses, dispositivi senza display ma con intelligenza artificiale integrata”, spiega Algebris, “mentre gli occhiali AR con micro-display prenderanno piede dal 2027 in poi”. La supply chain resta concentrata in Asia, con l’80% dei fornitori in Cina.  

Lusso: stabilizzazione e nuove sfide sui margini 

Nel segmento del lusso, i conti del terzo trimestre di LVMH rappresentano per Algebris “un punto di minimo più che una svolta”. Il gruppo ha registrato una crescita organica dell’1%, con la divisione Fashion & Leather Goods in calo del 2%, ma in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente (–9%). Stati Uniti e Asia ex-Giappone tornano positivi, mentre Europa e Giappone restano deboli. Dopo cinque trimestri difficili, il settore sembra avviato verso la stabilizzazione: la cosmetica e l’alta gamma ultra-luxury restano solide, ma il segmento “aspirational” soffre ancora. “Il potere di prezzo si sta normalizzando – spiega Algebris – e i gruppi del lusso, oggi appesantiti da strutture di costo elevate, difendono i margini ma non riescono ancora ad espanderli. Per recuperare redditività servirà una crescita organica stabile, nell’ordine del medio singolo digit.”

Il quadro generale, conclude il Global Equity team di Algebris Investments, “resta costruttivo ma selettivo: i mercati premiano la qualità, la sostenibilità dei profitti e la capacità d’innovare in contesti di transizione industriale e tecnologica”.  

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