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Con il nuovo impianto, Saib recupera e trasforma in pannelli truciolari oltre 600.000 tonnellate di legno a fine vita

Recuperare e trasformare in pannelli truciolari oltre 600.000 tonnellate di legno a fine vita provenienti dalle attività di lavorazione del legno e di produzione di mobili, dagli scarti delle operazioni di costruzione e demolizione e dalla raccolta differenziata. A questo scopo è stato realizzato il nuovo impianto di essiccazione e di abbattimento delle emissioni di Saib, all'interno del sito produttivo dell'azienda leader in Italia nella produzione di pannelli truciolari grezzi e nobilitati. Si tratta di una struttura che completa un importante processo quinquennale di investimenti di oltre 60 milioni di euro, destinati a ridurre l’impatto ambientale e ad aumentare la capacità di recupero edi trasformazione dei rifiuti di legno post-consumo in pannelli per l’industria dell’interior design."L’impianto inaugurato - spiega Sergio Doriguzzi, Ceo di Saib - è composto da un essiccatoio diretto e da un elettrofiltro a doppio stadio di filtrazione dotato di unsistema di monitoraggio in continuo delle emissioni e di una tecnologia di depluming per il recupero di acqua di condensazione dei fumi. Questo intervento ha rappresentato uno sforzo progettuale ed economico notevole, che conferma il nostro impegno nellag estione sostenibile dell’azienda da 60 anni".

La società ha presentato anche il primo bilancio di sostenibilità: è stato analizzato l’impatto del modello di business, sviluppato in oltre venticinque anni da SAIB, che ha trasformato il business da lineare a circolare. L’azienda ha implementato negli anni la capacità disostituire il legno vergine con i rifiuti di legno post-consumo: un materiale nobile viene così recuperatoe rigenerato, acquistando nuova vita.Per quanto riguarda l’impatto ambientale i risultati ottenuti evidenziano un saldo ampiamente favorevole e dimostrano come il processo Saib, basato sul recupero e la valorizzazione del legno,permette di prevenire l’emissione in atmosfera di 45.000 tonnellate di CO2 all’anno rispetto alleaziende che usano legno vergine. Riciclare i rifiuti legnosi come materia prima nell’industria del pannello consente una riduzione del 65% delle emissioni di CO2 in atmosfera. "Questi risultati sono frutto di un percorso lungo e difficile"sottolinea il Ceo Clara Conti. "È stata una sfida tecnologica estremamente complessa. Noi siamo stati dei pionieri e la nostra strada è stata caratterizzata anche da errori e tentativi per raggiungere l’eccellenza. L’impegno dell’industria e della politica è quello di dimostrare che la sostenibilità è un percorso serio e non va banalizzato". 

Ma anche le risorse umane sono altrettanto importanti: nel rendicontare l’impatto sociale generato, l’azienda ha sottolineato che il 95% deidipendenti ha un contratto a tempo indeterminato, il 6% del personale è presente in azienda da oltre 30 anni e la retribuzione media annua di Saib è superiore di circa il 20% rispetto a quella di settore. Viene inoltre privilegiata la collaborazione con fornitori che operano nelle province di Piacenza e Cremona, per sostenere l’economia locale. In ultimo, Saib ha deciso a settembre 2020 di integrare volontariamente la cassa integrazion eCovid-19 attivata all’inizio del lockdown e ha donato 100.000 euro ciascuno agli ospedali diPiacenza e Cremona durante l’emergenza sanitaria.  Sul fronte dell’impegno sociale, l’aziend stanzia un budget annuale dedicato a supportare il territorio che la ospita attraverso il sostegno di molteplici progetti per la comunità e organizza iniziative culturali. Nel triennio 2018-2020 le liberalità erogate sono state complessivamente pari a 665.000 euro. SAIB è inoltre main sponsor della squadra di baskin (basket inclusivo) Vanoli di Cremona e della squadra di disabili Dream Team legata a Piacenza Calcio.

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