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Crolla utile di Lvmh nel primo semestre, -84% a 522 milioni di euro

Arnault, fiduciosi in conferma ripresa seconda metà anno

Il colosso del lusso Lvmh archivia i primi sei mesi dell'anno impattato dal coronavirus e vede l'utile netto in calo dell’84% a 522 milioni. I ricavi si attestano a 18.393 mld di euro, in flessione del 27% rispetto ai 25,082 mld del primo semestre del 2019. A livello organico il calo è del 28%. Considerando i singoli business, Wines & Spirits registra ricavi per 1,985 mld, in calo del 20%; Fashion & Leather Goods 7,989 mld, in flessione del 23%; Perfumes & Cosmetics 2,304 (-29%); Watches & Jewelry 1,319 (-38%); Selective Retailing 4,844 (-32%). 

"Lvmh ha dimostrato una eccezionale resilienza alla grave crisi sanitaria che il mondo ha vissuto nella prima metà del 2020. Le nostre maison hanno dimostrato una notevole agilità nell'implementare misure per adattare i loro costi e accelerare la crescita delle vendite online. Anche se da giugno abbiamo osservato forti segnali di ripresa dell'attività, rimaniamo molto vigili per il resto dell'anno" ha dichiarato Bernard Arnault, presidente e Ceo di Lvmh. "Continuiamo a essere guidati da una visione a lungo termine, da un profondo senso di responsabilità e da un forte impegno per la protezione dell'ambiente, l'inclusione e la solidarietà". "Grazie alla forza dei nostri marchi e alla reattività della nostra organizzazione, siamo fiduciosi che Lvmh sia in una posizione eccellente per trarre vantaggio dalla ripresa, che speriamo venga confermata nella seconda metà dell'anno, e per rafforzare la nostra leadership nel mercato globale del lusso nel 2020". 

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