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Enria, consolidamento banche contro calo redditività post pandemia

"Ops Intesa Sp su Ubi rispetta criteri, guardiamo con favore a processi aggregazione!

Per le banche europee "resta una situazione di debolezza strutturale perché il settore brucia capitale da dieci anni. Sulle ragioni si può discutere a lungo. Di sicuro c'è carenza di ristrutturazionI". Invece - quanto è accaduto negli Usa post crisi Lehman Brothers con 450 banche chiuse in 4 anni e operazioni di consolidamento a livello federale - dovrebbe insegnare. Così Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, in un'intervista resa a Il Sole24Ore. "In Europa ci sono stati finanziamenti pubblici a pioggia da parte dei singoli Stati più qualche consolidamento, ma solo nazionale" rileva. In questo contesto, il sistema bancario italiano è allineato: "sia in termini patrimonlali, sia come crediti deteriorati". Se il livello di solidità dunque è vicino alla media europea, restano "limiti strutturali: bassa redditività, costi elevati e carenza di investimenti". In particolare, la bassa redditività si potrebbe aggravare con la recessione, sottolinea Enria. In particolare nel post Covid si assisterà alla riduzione dei margini di redditività. Che va ostacolata anche con fusioni e acquisizioni. Operazioni nelle quali la commissione di Vigilanza potrà giocare un ruolo insieme a quello delle altre autorità. In questo senso l'Offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca "l'operazione ha ricevuto un via libera preliminare da parte della Bce qualche settimana fa perché dal nostro punto di vista rispetta i criteri che siamo chiamati a  valutare. Trattandosi di un'operazione in corso e al vaglio di altre autorita' non posso aggiungere altro, anche se in generale, sia pure con prudenza, guardiamo con favore a processi di aggregazione".

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