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Piano Casa Europeo, Assoimmobiliare e Ance: "ora investimenti, semplificazione e concretezza"
L’approvazione del Piano Casa Europeo da parte della Commissione segna, secondo Confindustria Assoimmobiliare, l’avvio di una strategia comune su uno dei nodi più critici dell’Europa contemporanea: il fabbisogno abitativo. Un tema che, come ricordato dal presidente Davide Albertini Petroni, riguarda tutti gli Stati membri e incide direttamente sulla competitività economica, sulla coesione sociale e sulla sostenibilità ambientale dell’Unione.
Secondo le stime europee, il deficit abitativo supera i due milioni di nuove abitazioni all’anno, per un volume di investimenti stimato in circa 153 miliardi di euro annui. Una scala che rende evidente la necessità di un coinvolgimento strutturato del capitale privato accanto alle risorse pubbliche. "È essenziale lavorare a una strategia condivisa che sia in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e contribuire alla costruzione di un’Europa competitiva e inclusiva", ha affermato Albertini Petroni.
Pur riconoscendo il carattere ancora programmatico del Piano e il rinvio di molte misure alla loro concreta attuazione nei prossimi anni, Assoimmobiliare valuta positivamente il pacchetto di indirizzi strategici delineato dalla Commissione. In particolare, l’Associazione apprezza l’orientamento verso la sburocratizzazione delle norme, la riduzione degli oneri per gli operatori, inclusi quelli fiscali, e l’accelerazione dei tempi autorizzativi per i progetti immobiliari.
Un altro elemento centrale è la disponibilità a rivedere la disciplina degli aiuti di Stato, riconoscendo la necessità di incrementare gli investimenti nel settore residenziale, oggi largamente insufficienti rispetto alla portata degli obiettivi fissati. "È un passaggio fondamentale – ha osservato il presidente – per rendere concretamente attuabile un piano di questa dimensione".
Tra gli aspetti più significativi, e in parte meno prevedibili, Assoimmobiliare segnala inoltre l’enfasi posta dal Commissario europeo Jørgensen sulla sinergia tra politiche abitative, efficientamento energetico e sistemi costruttivi. Una convergenza che punta ad affrontare in modo integrato due emergenze europee: la povertà abitativa e quella energetica.
In questo quadro, Confindustria Assoimmobiliare conferma il proprio impegno nel dialogo con le istituzioni europee e nazionali, anche attraverso la partecipazione a Build Europe, l’organizzazione che riunisce le associazioni dei costruttori e degli sviluppatori immobiliari attivi nel residenziale a livello continentale. L’obiettivo è contribuire all’elaborazione di politiche efficaci e sostenibili, capaci di generare un’offerta abitativa adeguata alle esigenze economiche, sociali e ambientali dell’Unione Europea.
“Siamo soddisfatti dell’impostazione che l’Europa sta dando per rispondere all’emergenza casa che come Ance denunciamo da tempo”. È invece il commento della presidente Ance Federica Brancaccio al via libera della Commissione Europea al piano casa.
“I 4 pilastri individuati dalla Ue per il piano casa rispondono alle proposte da noi avanzate: un approccio multilivello che riguarda riforme, strumenti finanziari, leva fiscale e semplificazione dei processi” continua la Brancaccio che conclude “Speriamo ora che tutto questo si trasformi presto in soluzioni concrete per i cittadini”.