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H&M chiude in rosso il primo trimestre, no dividendo

Sulla Cina, "stiamo lavorando con colleghi cinesi per gestire le sfide attuali"

Il colosso svedese H&M manda in archivio i primi tre mesi dell'anno con una perdita di 1,07 milioni di corone svedesi (circa 104 milioni di euro) che si confrontano con un utile di 1,928 dello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d'affari si è attestato a 40,06 miliardi di corone svedesi, segnando così una contrazione del 21%. Sono stati 1800 i negozi chiusi nella seconda ondata della pandemia, precisa il gruppo, che corrispondono al 46% del totale. Di contro l'online "ha continuato a crescere". Il gruppo H&M ha emesso un'obbligazione legata alla sostenibilità di 500 milioni di euro allo scopo di finanziare, tra l'altro, una transizione accelerata verso materiali riciclati. L'obbligazione, che è stata sottoscritta 7,6 volte in eccesso, ha una durata di 8,5 anni e un tasso di cedola dello 0,25%. Il mese di marzo ha comunque segnato una forte invesrione di tendenza con un rimbalzo delle vendite del 55% rispetto allo stesso periodo del 2019. "Mentre siamo colpiti dall'incertezza causata ancora dalla pandemia, è fantastico vedere il grande interesse per le nostre collezioni. Con un'offerta per i clienti ben posizionata stiamo continuando la nostra trasformazione a tutta velocità per creare una crescita sostenibile e redditizia a lungo termine per il gruppo H&M", ha dichiarato il Ceo Helena Helmersson. Tuttavia, "poiché al momento non è possibile avere una visione completa delle conseguenze della pandemia in corso, e dato che la società ha ricevuto il sostegno del governo nel primo trimestre" il cda non sarà in grado di proporre un dividendo all'assemblea generale annuale di maggio". 

In concomitanza con la diffusione dei numeri del primo quarter, il gruppo svedese ha voluto anche lanciare un messaggio legato alla Cina, un Paese nel quale ha importanti interessi, ma dove sta subendo azioni di boicottaggio da Pechino per essersi rifiutata, come altri marchi, di utilizzare il cotone dello Xinjiang, la regione in cui vive la minoranza uigura, cosrtetta a lavori forzati. "Stiamo lavorando - dichiara H&M - insieme ai nostri colleghi in Cina per fare tutto il possibile per gestire le sfide attuali e trovare un modo per andare avanti. La Cina è un mercato molto importante per noi e il nostro impegno a lungo termine nel paese rimane forte. Essendo presenti lì da più di trent'anni, siamo stati testimoni di notevoli progressi nell'industria tessile cinese. Essendo all'avanguardia nell'innovazione e nella tecnologia, la Cina continuerà chiaramente a giocare un ruolo importante nell'ulteriore sviluppo dell'intero settore. Siamo orgogliosi che i nostri fornitori facciano parte di questo sviluppo e vogliamo continuare a contribuire a guidare il progresso insieme ai nostri partner e alle parti interessate nel paese. Vogliamo essere un acquirente responsabile, in Cina e altrove, e stiamo costruendo strategie lungimiranti e lavorando attivamente sui prossimi passi per quanto riguarda l'approvvigionamento dei materiali. Insieme a tutte le parti interessate, vogliamo collaborare per essere parte della soluzione e costruire insieme un'industria della moda più sostenibile. Come azienda globale, rispettiamo le leggi e i quadri normativi locali in tutti i mercati in cui operiamo. I nostri valori aziendali sono costruiti sulla fiducia, il rispetto, l'integrità e il dialogo. Vogliamo concentrarci sul nostro core business e su ciò che sappiamo fare meglio: portare moda e design ai nostri clienti in tutto il mondo. Siamo impegnati a riconquistare la fiducia dei nostri clienti, colleghi e partner commerciali in Cina. Lavorando insieme alle parti interessate e ai partner, crediamo di poter fare passi avanti nei nostri sforzi congiunti per sviluppare l'industria della moda, oltre a servire i nostri clienti e agire in modo rispettoso"

E la sostenibilità è sempre più al centro delle attività, come indica i bilancio relativo ai progressi in questo senso. Tra gli elementi di rilevo, il fatto che nel 2020 il 64,5% dei materiali utilizzato arriva da fonti riciclate o più sostenibili. E' stato raggiunto, fa sapere il gruppo, l'obiettivo del 100% di cotone biologico, riciclato o proveniente da fonti più sostenibili. E' stato fissato un nuovo ambizioso obiettivo per i materiali: utilizzare il 30% di materiale riciclato entro il 2025. E' stato sviluppato un sistema di imballaggio multimarca con borse fatte di carta certificata.  Sono stati introdotti per i clienti di Cos, Arket, Monki e Weekday e in alcuni mercati selezionati del marchio H&M e saranno ulteriormente diffusi nei prossimi mesi. H&M ha sperimentato un pilot di trasparenza sul prodotto con l'Higg Index, strumento per creare comparabilità delle performance di sostenibilità nell'industria della moda: 7 milioni di clienti hanno partecipato a questo test. 

 

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