• Economy

Il rischio recessione spaventa, giù gli indici del Vecchio Continente

Soldi su Saipem, banca Generali ed Eni. Giù hera, Pirelli e Tim

Pesanti le piazze europee a fine giornata. Diversi i market mover di oggi, a partire dal saldo della bilancia commerciale tedesca, positivo per 1,2 miliardi di euro in agosto, ma in calo rispetto ai 3,2 di luglio e soprattutto nettamente peggiore rispetto alle previsioni che indicavano addirittura un incremento. Sotto le attese anche gli indici dei direttori acquisti del settore dei servizi, ad accezione della Gran Bretagna. In Italia il dato di settembre si attesta a 48,8, in calo da 50 e sotto le stime. In Francia 52,9 in rialzo rispetto a 51,2 ma sotto le attese; in Germania 45 punti, in contrazione da 47 e sotto le aspettative. in Europa 48,4, da 49,8, peggio delle attese. In Gran Bretagna invece si assiste a un calo: da 50,9 a 50, ma meglio delle stime.

Ma la giornata si è concentrata soprattutto sui dati del lavoro americani: il settore privato ha creato 208mila posti di lavoro a settembre dal 185mila e oltre le stime che indicavano 200mila. Altro dato rilevante da Oltreoceano quello dell'Ism non manifatturiero che si attesta a settembre a 56,7 punti, da 56,9 e meglio delle attese. In calo anche le scorte di petrolio greggio: sono diminuite di 1,356 milioni di barili. L'Istat in Italia ha rivisto la crescita tendenziale del Pil nel secondo trimestre dell'anno, portandola a +5% dal precedente +4,7%, mentre Moody's ha esplicitato una crescita pari a zero per l'Italia nel 2023, in caso di rallentamenti sul Pnrr. Il mercato delle valute vede l'euro in calo sul dollaro, mentre sul fronte obbligazionario lo spread mostra un netto rialzo a 243 punti base, con un rendimento del 4,45%.

In questo contesto gli indici continentali terminano in rosso la seduta, dopo il rally della giornata precedente. In rosso Milano -1,52%, Francoforte -1,21%, Londra -0,48%, Parigi -0,9%, Amsterdam -0,77%, Madrid -1,52%, Zurigo -1,01%, Bruxelles -0,93%, Vienna -0,61%, Stoccolma -1,4%. Tra le blue chips milanesi, soldi su Saipem (+8,56%), Banca Generali (+1,62%), Eni (+1,59%) e STMicroelectronics (+1,47%). Forti vendite su Hera, che ha archiviato la seduta a -5,08%. Anche Pirelli lascia sul parterre il 4,08% e Tim -4,08%.

Banner-Adv
Banner-Adv