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Italian design Brands acquisisce il 51% di Turri

5 milioni per cassa e il resto con finanziamento bancario

Turri, azienda di arredamento alto di gamma, entra in Italian Design Brands. La holding, quotata a Piazza Affari, acquisirà il 51% di Turri entro la fine dell’anno 2023. Fondata nel 1925 a Carugo (Como) da un’intuizione di Pietro Turri, che la fondò come 'bottega' di arredi di prestigio, la società è oggi gestita da Andrea Turri, Per aumentare la propria capacità produttiva, già nel 2013 Turri ha inaugurato una nuova fabbrica di 20.000 mq a Briosco (Monza-Brianza), che si è affiancata alla storica sede di Carugo (13.000 mq). Nel 2022 Turri ha generato un fatturato pari a 28,1 milioni di euro, il 95% dei quali generati all’estero, con un Ebitda di circa 4 milioni. Con il consolidamento full year del fatturato Turri, il Gruppo Idb supererà i 300 milioni di Euro di giro d’affari. Con quest’operazione IDB prosegue il completamento della propria copertura dei segmenti di posizionamento Furniture nell’ambito del proprio mercato di riferimento. L’operazione sarà eseguita da Idb con mezzi propri per circa 5 milioni euro e, in parte, con ricorso ad indebitamento finanziario, per il quale sono in corso di finalizzazione gli accordi con gli istituti finanziatori. In linea con il tradizionale modus operandi di Idb, Andrea Turri reinvestirà nell’operazione come socio di minoranza e resterà alla guida della società come amministratore delegato.

L’operazione verrà perfezionata tramite acquisizione dell’intero capitale di Turri 2k da parte di Finturri, società detenuta da iDB con una quota pari al 51% e nella quale Andrea
Turri reinvestirà temporaneamente con una quota pari al restante 49%. Il controvalore dell’operazione alla data di esecuzione sarà di circa 26 milioni di euro, finanziati
da Idb, al netto del reinvestimento di Andrea Turri, con mezzi propri per circa 5 milioni e tramite ricorso ad indebitamento finanziario per circa 11 milioni. L’accordo prevede una clausola di earn-out del valore massimo complessivo di circa 13,8 milioni, da eventualmente corrispondersi in un’unica soluzione sulla base del raggiungimento di specifici risultati operativi nell’ambito degli esercizi 2023, 2024 e 2025. Sono previsti accordi di put&call in relazione alla quota di minoranza di Andrea Turri, il cui
periodo di esercizio è previsto nel corso dell’anno 2027 a seguito dell’approvazione del
bilancio della società per l’esercizio 2026. Nel 2022 Turri ha generato un fatturato pari a 28,1 milioni, il 95% dei quali generati all’estero, con un Ebitda di circa 4 milioni ed una posizione finanziaria netta negativa (cassa netta) pari a circa 5,5 milioni. 

Idb ha inoltre recentemente dato esecuzione agli accordi per l’incremento della propria quota in Axolight, società specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy di cui Idb aveva già acquisito una quota di minoranza nel 2021. Oggi, a valle del completamento dell’operazione, Idb possiede una quota pari al 51% del capitale della società.

“Stiamo proseguendo con il rafforzamento del Gruppo sia nei diversi settori sia nelle diverse aree geografiche, coerenti con il modello di business e l’obiettivo che abbiamo sempre perseguito. Quest’undicesima operazione, nonché l’incremento della quota in Axolight, dimostrano - sottolinea Giorgio Gobbi, Managing Director di Idb - il nostro continuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, così come fatto con la quotazione in Borsa a maggio 2023”. Nell’operazione IDB è stata assistita da Marco Franzini e team (Grimaldi Alliance), come consulenti legali, Luciana Sist, Stefano Brunello e rispettivi team (EY Transaction Services), per le attività di due diligence finanziaria e fiscale, Marco Valdonio e team (Studio Maisto e Associati), come consulenti fiscali. Andrea Turri è stato assistito da Marco Nicolini e team (Chiomenti), come consulenti legali, e Roberto Bonacina e Jacopo de Maio (Ethica Group), in qualità di advisor finanziario.

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