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La strada del rilancio per Provasi passa da Russia, Medio Oriente ed Europa. In attesa della Cina

Massa, "razionalizzazione societaria, governance chiara e riorganizzazione interna oltre che a riposizionamento strategico"

Russia, Medio Oriente, ma anche Europa e Italia. In attesa della Cina. Provasi cerca la via del rilancio e lo fa con un nuovo amministratore delegato e con un nuovo piano industriale. Che innanzitutto prevede la razionalizzazione dei costi e l'ottimizzazione dei processi, ma anche il ritorno al dialogo con i mercati di riferimento. Il primo -che pesa il 50%- è la Russia. Il Piano Industriale al 2026 si prefigge l'obiettivo del raddoppio di fatturato rispetto al 2019. Il cash flow generato nel periodo potrà consentire il ripianamento di tutti i debiti concordatari riportando la società alla generazione di un consistente utile di bilancio.

E Idem (Italian Design Exhibition in Moscow), mostra organizzata nel Petrovsky Passage dal 29 settembre al 2 ottobre e completamente dedicata al design italiano, organizzata da WWTS in collaborazione con BoscoCasa, è stata una prima occasione. Ma soprattutto, spiega Alessandro Massa, neo Ceo di Provasi, è stato messo a punto un piano che prevede "una razionalizzazione della struttura societaria, per dare unità alle diverse realtè satellite in precedenza create per inseguire nuovi business. Oggi - chiosa - vanno ricondotte all’interno della società madre. Questo è il primo obiettivo che stiamo perseguendo. Entro la fine dell'anno alcune di queste società verranno completamente riassorbite". Altro elemento fondamentale, la "razionalizzazione della filiera dell’approvvigionamento. Nel momento in cui assistiamo all'incremento del costo delle materie, l'azienda, che è sempre stata familiare, ha tutte le potenzialità, per volume e dimensione, per essere traghettata in un contesto più modernamente organizzato". Altro elemento su cui puntare, "l'artigianalità" che "viene riconoscita e apprezzata soprattutto da una clientela di un certo tipo, che chiede la customizzaizone al 100% e la personalizzazione dei desideri". L'azienda è oggi anche "molto concentrata sulla ridefinizione della struttura commerciale, innanzitutto nel mercato russofono". E dalla fiera appena affrontata "molti" sono stati, in questo senso, i riscontri positivi". Come d'altra parte, ce ne sono nel Middle East. Dunque, "in attesa di capire meglio quale sarà l'evoluzione del mercato asiatico, e di quello cinese in particolare, che per Provasi era il terzo in ordine di importanza, ora stiamo riprendendo i contatti con gli studi di progettazione europei e italiani".

Intanto, per la chiusura d'anno in corso, Massa si dice convinto di poter contare su un incremento di fatturato del 10% rispetto al 2019 "che è già in primo step, considerando il mio recentissimo ingresso e che il concordato è stato omologato soltanto a giugno. Ma ciò che mi sembra molto più confortante e interessante sono gli ordinativi: a settembre +20% rispetto all’anno precedente e +70-80% rispetto al 2019. 

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