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Milano debole in avvio (-0,18%), vendite sulle banche, bene Unipol e Telecom
Apertura fiacca per Piazza Affari: il Ftse Mib scende dello 0,18% a 43.070 punti, zavorrato dal comparto bancario che risente della crisi politica in Francia che preoccupa i mercati, soprattutto dopo il balzo dei rendimenti dei titoli di stato. Il settore creditizio è il più colpito: Bper Banca perde l’1,84%, Banco Bpm l’1,78%, Mediobanca l’1,52% e Popolare di Sondrio l’1,39%. In calo anche UniCredit (-1,02%) e Mps (-0,91%). Tra i pochi titoli in controtendenza spiccano Unipol (+1,52%) dopo le ultime indiscrezioni sul fronte assicurativo, e Telecom Italia (+1,22%), che prosegue il recupero delle ultime sedute. Positivi anche Saipem (+0,78%) e Ferrari (+0,60%), sostenute rispettivamente dai nuovi contratti internazionali e dalle attese sui conti trimestrali. In terreno positivo Generali (+0,52%), Campari (+0,61%) e Moncler (+0,40%), mentre restano sostanzialmente stabili i titoli energetici: Eni (+0,03%), Terna (+0,19%), Snam (+0,20%) e Italgas (+0,19%). Tra i titoli industriali moderati rialzi per A2A (+0,36%), Pirelli (+0,23%) e Buzzi Unicem (+0,22%). In lieve calo StMicroelectronics (-0,68%), in linea con l’andamento debole del settore tecnologico europeo.