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Travel & Leisure oltre i livelli pre-Covid. Bain: "Mercato in crescita del 5% annuo".

L’AI prepara la prossima rivoluzione

L’industria globale del Travel & Leisure sta accelerando, superando i ritmi di crescita registrati nel periodo pre-pandemia e avvicinandosi a una nuova stagione di trasformazioni strutturali, guidata dall’innovazione tecnologica. È quanto emerge dal rapporto presentato da Bain & Company in occasione del World Travel & Tourism Council (WTTC) Global Summit, inaugurato oggi a Roma.

"Il Travel & Leisure cresce oggi a un ritmo del 5% annuo, contro il 3% del periodo 2015–2019", ha spiegato Jon Van der Veen, Partner di Bain & Company.

Dopo la caduta del 60% registrata nel 2020, il comparto ha progressivamente recuperato terreno, raggiungendo nel 2024 i livelli pre-Covid, seppur con dinamiche diverse tra i segmenti. Il volume complessivo dei soli travel services è atteso raggiungere i 3.000 miliardi di dollari nel 2026, trainato in particolare dal trasporto aereo e dall’hotellerie. Secondo Bain, la nuova normalità del turismo globale è plasmata da sette driver chiave. Tra questi, il ritorno del business travel, sempre più integrato nelle strategie aziendali, e la personalizzazione crescente, con viaggiatori che chiedono esperienze su misura. Non sono più i beni materiali a guidare le scelte, ma le esperienze, considerate la vera fonte di valore. I segmenti premium e luxury stanno assumendo un ruolo centrale: nonostante le pressioni sui consumi, il viaggio resta una priorità, percepito come investimento nella qualità della vita. A ciò si aggiunge l’avanzata di nuove tecnologie, che aprono scenari inediti per la filiera turistica.

La GenAI emerge come fattore di rottura. Bain stima che entro il 2026 l’utilizzo di strumenti di AI per la pianificazione dei viaggi quintuplerà, passando dal 16% del 2023 al 65%; il 90% delle compagnie di viaggio statunitensi sperimenterà agenti AI, con un incremento di sei volte rispetto a oggi; l’integrazione tra agenti di viaggio tradizionali e AI crescerà fino al 25%; l’ispirazione guidata da social media e AI raddoppierà al 75%; le entrate accessorie dei player turistici aumenteranno di 1,5 volte, arrivando al 25% del totale.

"Questi dati confermano come l’AI non solo stia trasformando il modo in cui i viaggiatori pianificano e vivono le proprie esperienze, ma rappresenti anche una leva cruciale per la crescita economica dell’intero settore", ha osservato Andrea Alori, Partner di Bain & Company. "La GenAI segna una nuova era: la sfida ora sarà coglierne il potenziale trasformativo per ridefinire processi e modelli di servizio".

Gli Stati Uniti si confermano laboratorio avanzato di innovazione nel travel: il ritmo di adozione di soluzioni AI è più che doppio rispetto alla media globale, spinto dalla concentrazione di grandi piattaforme tecnologiche e operatori turistici. Un’accelerazione che, secondo Bain, avrà effetti a catena sull’intero ecosistema mondiale, modificando abitudini di viaggio, modelli di business e strategie di marketing.

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