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Moncler, 18mila persone in Piazza Duomo per un evento straordonario

Ruffini, "molto fiducioso sul fine anno"

Nonostante la pioggia quasi 18mila persone secondo le stime hanno assistito ieri sera in Piazza Duomo a Milano a un evento 'straordinario', per titolo e di fatto: con 'Extraordinary Forever', Moncler ha festeggiato i 70 anni con una potente performance che ha legato insieme trasversalmente diverse arti, oltre alla moda naturalmente, ma additando l'oltre, la destinazione, il futuro possibile. Con una notevole dimostrazione di forza di un brand che è iconico anche perché contiene idee nuove. Milano ne avrà internazionalmente da goderne, in termini di ritorno di immagine, probabilmente a lungo. Perché lo stage era proprio la grande piazza sotto la Madonnina e la quinta la cattedrale di Milano. Una performance dal vivo che ha esplorato il potere della ripetizione nell’esecuzione. L’energia della serata ha ruotato attorno alla giacca Maya rivisitata nello stile e nei materiali, con l'intento di fare da ponte tra il passato del brand e il suo futuro. Uno spettacolo senza precedenti, inaugurato dalla prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano Virna Toppi, e con un cast di 1952 talenti, omaggio all’anno di fondazione di Moncler, che hanno dipinto di bianco la piazza mentre cantavano, ballavano e si muovevano indossando il modello speciale Moncler Maya 70 appositamente realizzato per l’anniversario. Il celebre coreografo Sadeck Berrabah (Sadeck Waff) ha orchestrato uno spettacolo che ha offerto una prospettiva unica della danza contemporanea.

“In Piazza Duomo ho visto la sintesi perfetta di come immagino Moncler nel futuro. C’è il rispetto della tradizione e la spinta all’innovazione nell’iconico modello Maya che negli anni continua ad evolvere nello stile e nei materiali, restando sempre contemporaneo. C’è il rigore nell’esecuzione e la ricerca dell’unicità in uno spettacolo straordinario che propone una visione inedita della danza. C’è l’emozione di vivere questa esperienza insieme. C’è un messaggio che arriverà in tutto il mondo attraverso i canali digitali. Ed infine la cosa di cui sono più orgoglioso è di vedere qui rappresentate tutte le generazioni e di sentire la forte energia che arriva dalle nostre community. Insieme a loro costruiremo i nostri prossimi 70 anni”, ha commentato Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler.

700 ballerini. 200 musicisti. 100 coristi. 952 modelli.

Un cast di 1952 persone per una performance che si è aperta con un gruppo di ballerini disposti sull’intera piazza per trasmettere l’idea di una tela bianca, simbolo di un nuovo inizio. Un corista ha cantato poi a cappella mentre Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala, ha eseguito un assolo sul palco. Alla fine del balletto, Sadeck Waff ha raggiunto Virna sul palco mentre il coro delle Voci Bianche ha iniziato a cantare. Il coro ha lasciato poi la scena alle note del brano Carmina Burana, suonato da un’orchestra milanese con la partecipazione di musicisti del Teatro alla Scala. Il pubblico ha poi assistito all’esibizione di danza di Waff accompagnato da un gruppo di ballerini. Al culmine dello show, la musica dell’orchestra è stata sostituita dalla musica elettronica del DJ Lorenzo Senni, mentre i 1952 componenti del cast si muovevano all’unisono e una miriade di coriandoli bianchi suggellava il finale.

Ma intanto, a margine dell'evento, Ruffini ha avuto modo di prospettare un fine anno in ottima salute anche sul fronte dei numeri: "il congresso in Cina, le elezioni di mid term in America, l'inflazione, l'Ucraina, il covid, credo sia complesso fare previsioni. Stiamo andando bene nonostante tutto. Abbiamo fatto i primi 6 mesi ottimi e il trend è continuato". Dinamiche macroeconomiche che hanno indotto "un po' un cambio di nazionalità: tanti gli americani in Europa che ci hanno dato una forte energia in questi tre mesi". Anche Moncler darà corso a un ritocco del listino prezzi: "Per forza è inevitabile, ci sono incrementi nella materia prima importanti, ci adegueremo rispettando le varie nazionalità e i vari paesi. L'anno è partito bene, la stagione invernale è partita bene, quindi siamo più che confidenti. Il mercato è quello che è ma fino adesso siamo contenti e non sono di solito- ha tenuto a precisare - così ottimista". Rispetto alla Cina "abbiamo riaperto gli ultimi negozi da due o tre giorni. Vediamo, non voglio essere troppo ottimista ma sembra non sia male la ripartenza". 

 

Quella di ieri sera è stata anche l'occasione per ribadire che "stiamo valutando acquisizioni di filiera, perché credo che la marca debba diventare sempre più forte a livello di supply chain. Acquisizioni al di fuori della filiera non ne stiamo valutando e non credo che ne faremo nei prossimi anni. Siamo molto concentrati su Stone Island e sul rilancio. L'azienda sta andando molto bene, ma vogliamo cambiare il percepito della marca e farla diventare direct to customer, Un approccio completamente differente. C'è moltissimo da fare". Se saranno poi aziende italiane o straniere, "comunque europee, perché devono essere vicine dal momento che facciamo prodotto e non compriamo prodotto finito". Inevitabile il passaggio sulle elezioni in Italia, a poche ore dal voto che consegnerà al paese un nuovo Esecutivo e un nuovo Parlamento. "Mi auguro - ha detto Ruffini - che ci sia una coalizione, un governo che tenga in considerazione quanto fatto negli ultimi 18 mesi. Anche se dicono tutti che hanno il programma di Draghi in testa. Voglio vedere quanto saranno davvero in grado di tenerlo in considerazione". Di certo, nel frattempo, "il settore se la sta cavando da solo. Per l’Italia devono fare una forte riflessione. Credo che il governo negli ultimi 18 mesi abbia fatto molto bene. Ho sentito troppo parlare di politica in questi ultimi due mesi e ritengo sia molto importante lavorare e fare meno politica". 

Photo credit: MONCLER EXTRAORDINARY FOREVER_PERFORMANCE_COURTESY OF MONCLER

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