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Nice Footwear, tra tecnologia e sostenibilità

Tecnologia, digitalizzazione, collaborazione con brand premium e una possibile acquisizione nel 2021-2022. Nice Footwear, azienda veneta di riferimento nella consulenza, sviluppo, produzione e distribuzione di calzature sportive e outdoor - fondata nel 2014 e licenziataria dei prodotti di diversi marchi storici, tra cui Conte of Florence, Ellesse e Avirex, oltre a essere proprietaria di Kronos, brand footwear dedicato al mondo sportivo - punta alla crescita con un approccio tech e una filosofia sostenibile legata non solo alla produzione ma a tutta la filosofia aziendale. Lo racconta a Luxury&Finance il Ceo Bruno Conterno: "Nice Footwear, sin dalla fondazione, ha creduto che tecnologia e digitalizzazione, in virtù anche della sostenibilità, fossero dei driver fondamentali del business model, non una necessità dettata dal momento, o una moda. Ci troviamo sicuramente più a nostro agio a governare questi modelli e crediamo che chi li rincorre per necessità non abbia l’approccio giusto”. (segue)

L’azienda è depositaria di un software nativo 2D e 3D. “In termini di competitività siamo un’azienda sotto i riflettori di multinazionali o brand che prima non avevano interesse ad approcciarsi al digital, agli avatar, a sviluppi 3D. Oggi sono diventati una necessità e gli altri vedono in noi un player di livello per queste attività". Ogni anno, sin dalla sua fondazione, Nice footwear destina l’1,5 - 2% a ricerca e sviluppo.

Il 2020, anno difficile per il settore moda in generale, ha posto in evidenza un cluster definito athleisure: un mercato che, secondo le stime, nel 2027 varrà 117,4 miliardi di dollari. E Nice Footwear ha visto un andamento allineato alle performance di settore. "Anche noi abbiamo risentito un po' del calo di volumi di fatturato, ma è stata un’opportunità per l’azienda per fare un po’ di introspezione e concentrarsi sui core business e valori dell’azienda. Abbiamo rafforzato il nostro sistema di software e tecnologico ed ecco che di fronte a un primo calo legato al primo semestre abbiamo avuto una performance del secondo semestre che riporta a valori soddisfacenti più in linea col 2019” spiega l'amministratore delegato. Rispetto all’impatto del periodo pandemico Conterno chiarisce: “in termini assoluti il fatturato globale si è ridotto del 15% ma in termini specifici la nostra marginalità è aumentata del 2%”.

Ora l'attesa è per una ripresa dei mercati, che dovrebbe avvenire nel secondo semestre dell'anno, in scia a Inghilterra, Israele e Stati Uniti che “ci fanno ben sperare", confida Conterno. L’azienda veneta intanto ha chiuso il 2020 in utile, con oltre 20 milioni di fatturato e con ebitda migliorativo, che si avvicina al +9%. E punta a superare "i 25 milioni di euro di giro d'affari nei prossimi due anni". Nella strategia di crescita Nice Footwear punta moltissimo anche su collaborazioni con brand ‘premium’: "abbiamo già trattative in essere con brand che stanno cercando partner che possano essere fornitori completi per quanto riguarda le calzature. Stiamo parlando con multinazionali con valore global affinché possiamo essere partner produttivo di sneakers per loro. Dall’altro lato crediamo anche che 2021-2022 potrebbe essere l’anno corretto per una possibile acquisizione”. 

Tornando alla sostenibilità, Bruno Conterno tiene a sottolineare che Nice Footwear è una piattaforma che promuove attivamente questo tema, che non tratta solo di ‘eco sostenibilità’, ma guarda a “come fai le cose e a come impatti come azienda sul mercato a 360 gradi”. "Non può essere un valore che nasce ‘la mattina’, dev’essere coltivato da tutto il team. Noi ci abbiamo messo quasi un anno e mezzo a sviluppare il nostro bilancio di sostenibilità”. L’azienda ha infatti pubblicato nel 2020 un bilancio di sostenibilità volontario dal quale si evince che il business model prevede uno sviluppo di collezioni digitali all’80-90%: vuol dire non fare campionari o ridurli al minimo e con essi spostamenti e spedizioni. Sul futuro dell'azienda, il cui capitale al momento è interamente nella disposibilità del ceo Conterno, "non abbiamo urgenze. Il fatto che abbiamo fatto un’operazione straordinaria in pieno covid, una emissione di un mini bond quotato sottoscritto al 100% da un fondo che ha creduto tantissimo nel nostro business model, dà un’idea dell’apertura dell’azienda alle opportunità che si colgono tramite operazioni straordinarie”.

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