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Per turismo e cultura 8 mld di euro da Pnrr e Piano Strategico grandi attrattori culturali

Taricani (Unicredit), "occasione unica. Pubblico e privato facciano sistema)"

Hanno una dotazione di 6,68 miliardi di euro i fondi previsti per i settori del Turismo e Cultura 4.0 dalla Missione 1 del Pnrr ai quali si aggiungono 1,46 mld dal Piano Strategico Grandi attrattori culturali. Nel 2019 in Italia l’industria culturale e creativa fatturava quasi 96 miliardi di euro e attivava altri settori dell’economia, arrivando a muovere nell’insieme 265,4 miliardi, equivalenti al 16,9% del valore aggiunto nazionale. Una ricchezza che si rifletteva in positivo anche sull’occupazione: il solo sistema produttivo culturale e creativo dava lavoro a 1,55 milioni di persone, che rappresentano il 6,1% del totale degli occupati in Italia. Con l’avvento del Covid i musei hanno perso circa 80 milioni di euro; il cinema quasi 120 milioni, gli spettacoli musicali 350 milioni.

Emerge dallo studio presentato da Nomisma e Unicredit in occasione del primo dei tre incontri dedicati a 'Italia: lo Stato dell’arte, organizzati da Piazza Gae Aulenti (il prossimo avrà un focus su Arredo e design, il 13 luglio). Al contrario i canali digitali hanno registrato un vero e proprio boom delle sottoscrizioni. Nelle prime settimane di lockdown l’audience è cresciuta più del 100%. Anche i segmenti più tradizionali dell’industria culturale hanno sfruttato le potenzialità offerte dal digitale per mantenere viva la relazione con il proprio pubblico. "Un comparto - evidenzia Remo Taricani, Head of Retail Italy di UniCredit - inserito tra i pilastri chiave del Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza, con una destinazione di oltre 6 miliardi di euro finalizzati principalmente ad incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali. Quella che abbiamo dunque in questa fase, grazie alle risorse finanziarie messe in campo da istituzioni nazionali ed europee, è un’opportunità unica per rilanciare l’economia del nostro Paese attraverso il sostegno ai settori fulcro della nostra economia. Un’occasione che dobbiamo cogliere tutti come sistema, facendo rete e puntando sulla sinergia tra pubblico e privati”.

La crisi provocata dal Covid-19 potrebbe rappresentare l’occasione per compiere quel processo di digitalizzazione del settore che stentava a prendere piede e che potrebbe consentire al comparto di rispondere ad esigenze di modalità di fruizione più flessibili e personalizzate. In questo contesto, il fattore strategico sembra essere la capacità di innovare, sperimentando nuovi linguaggi capaci di utilizzare la presenza online non come fine ma come mezzo per integrare l’offerta e proporre esperienze di maggiore qualità; trasformare il modello di business creando contenuti, prodotti e servizi che integrino la sola bigliettazione come fonte di ricavo; generare nuova domanda, intercettando i fabbisogni di un mercato sempre più evoluto.

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