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Ricavi in calo del 7,7% nel IQ 2020 per Hermes, ma confermati obiettiva crescita a fine anno

Hermès archivia i primi tre mesi dell'anno con ricavi pari a 1.506 milioni di euro, in calo del -6,5% a tassi di cambio correnti e del -7,7% a tassi di cambio costanti. Tutte le aree geografiche sono state interessate dalla crisi sanitaria e dalla chiusura dei negozi. In Asia escluso il Giappone (- 9%), la Cina continentale ha progressivamente chiuso 11 negozi a fine gennaio, mentre tutti i negozi sono stati chiusi a Macao e gli orari di apertura sono stati limitati a Hong Kong. Nel mese di marzo sono stati progressivamente riaperti i negozi nella Cina continentale, mentre quelli di Hong Kong e Macao hanno riacquistato traffico, seppur ridotto a causa delle misure di controllo alle frontiere. Diversi Paesi dell'area hanno registrato una seconda ondata di chiusure di negozi, a seguito delle misure governative, in particolare a Singapore, in Australia e in Thailandia dall'inizio di aprile.

Nella Cina continentale, tutti i negozi sono stati in grado di riaprire e le attività sono di nuovo in crescita. Il negozio di Guangzhou ha riaperto i battenti, mentre il Giappone (+ 1%) ha mostrato una notevole capacità di ripresa, "grazie soprattutto alla fedeltà della clientela locale". In America (- 6%), tutti i negozi sono stati chiusi e tutto l'e-commerce è stato fermato negli Stati Uniti dal 20 marzo, come negli altri paesi della regione.L'Europa è rimasta fortemente impattata. Esclusa la Francia, il calo è dell'11%; in Francia, il calo è del 9%. Per quanto riguarda l'outlook, "al momento solo i negozi della Grande Cina e della Corea sono aperti e le attività sono notevolmente ridotte in Giappone. Gli sviluppi della pandemia e le misure decise dai governi non ci permettono di anticipare le date di riapertura dei negozi. Di conseguenza, le vendite del secondo trimestre saranno significativamente influenzate dalle chiusure di una parte significativa della rete" fa sapere la maison.

Per il 2020, gli impatti dell'epidemia di Covid-19 sono attualmente difficili da valutare, poiché la portata, la durata e l'estensione geografica della crisi si evolvono ogni giorno. Nonostante questa crisi economica senza precedenti, Hermès ha mantenuto i suoi investimenti strategici, sia nelle capacità produttive che nella rete di distribuzione, per prepararsi a riprendere l'attività nelle migliori condizioni possibili, controllando al contempo i costi. Il gruppo è fiducioso nella sua capacità di mobilitare tutti i dipendenti e di riconnettersi con i clienti. Nel medio termine, nonostante le crescenti incertezze economiche, geopolitiche e monetarie in tutto il mondo, il Gruppo conferma un ambizioso obiettivo di crescita dei ricavi a tassi di cambio costanti.

"Dall'inizio della crisi di Covid-19, la tutela della salute dei nostri dipendenti e dei nostri partner è stata la nostra priorità e ci ha spinto a chiudere molti negozi e, temporaneamente, alcune sedi. Ringrazio tutti i dipendenti - ha detto Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès - ha dichiarato: che si sono impegnati in iniziative di solidarietà e tutti coloro che stanno permettendo la graduale ripresa delle attività. La solidità del nostro modello artigianale, il fascino dei nostri oggetti e l'impegno di tutti i team Hermès sono un patrimonio fondamentale che ci aiuterà a superare con fiducia le grandi incertezze di questo primo periodo".

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