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Salvatore Ferragamo: ricavi giù nei 9 mesi, -6,6% a 695 milioni di euro
Salvatore Ferragamo chiude il terzo trimestre dell'anno con ricavi per 221 milioni di euro (+1,7% a cambi costanti e tasso invariato a cambi correnti). Nei 9 mesi i ricavi sono stati pari a 695 milioni di euro, in calo del 6,6% a tassi di cambio correnti e del 4,5% a tassi di cambio costanti rispetto ai primi nove mesi del 2024.
La ripresa trimestrale è trainata dal canale DTC, che ha raggiunto 169 milioni di euro nel trimestre (+4,4% a cambi costanti), grazie alla crescita in Nord America, Europa e America Latina. A sostenere i risultati, un incremento dello scontrino medio, il miglioramento del cross-selling e una strategia di clienteling potenziata da strumenti digitali e segmentazione avanzata della clientela. In particolare, il business online — e in primis ferragamo.com — ha registrato una crescita a doppia cifra nel valore e nel numero degli ordini. Il canale wholesale, al contrario, continua a rallentare, con vendite trimestrali in calo del 6,7% a tassi di cambio costanti, penalizzato da una domanda più debole in Asia e solo parzialmente compensato da risultati positivi in Nord America.
L’area EMEA registra nel trimestre una crescita del 2,8% a tassi di cambio costanti, grazie al miglioramento del traffico nei punti vendita diretti.
Il Nord America cresce del 15,6%, con un deciso aumento del canale primario (+16%) e un forte recupero del wholesale. Anche l’America Latina conferma un trend positivo con vendite a doppia cifra nel DTC, compensando la contrazione del canale indiretto. Resta invece debole l’Asia-Pacifico, dove le vendite sono scese del 10,5% a tassi di cambio costanti, pur mostrando un miglioramento rispetto al trimestre precedente.
Il Giappone ha registrato un calo del 5,4%, influenzato dalla riduzione del turismo cinese.
Dopo l’analisi strategica avviata nel secondo trimestre, il gruppo ha implementato un piano di riallineamento tra design, prodotto, comunicazione e canali distributivi. L’offerta è ora più concentrata sulle categorie storiche di Ferragamo — calzature e pelletteria — con il rafforzamento delle linee di punta Hug e Vara, quest’ultima protagonista di un lancio di successo nel segmento femminile.
Sul fronte comunicazione, il marchio ha scelto un approccio digital-first, arricchendo il proprio storytelling e introducendo tecnologie per il targeting e la misurazione dell’efficacia. Le campagne Pre-Fall e Autunno/Inverno hanno celebrato l’artigianalità e i codici di un’eleganza senza tempo, reinterpretando l’heritage del brand attraverso un linguaggio contemporaneo.
“Consapevoli di un contesto geopolitico e macroeconomico ancora incerto, continuiamo a implementare le nostre azioni strategiche rafforzando il posizionamento di mercato e consolidando il legame tra DNA e creatività”, si legge nella nota. Ferragamo prevede risultati più concreti nei prossimi trimestri, sostenuti dal lancio progressivo delle nuove collezioni e da un miglior allineamento tra stile, offerta e distribuzione.
La società conferma una "gestione prudente e disciplinata, con attenzione all’efficienza operativa e alla revisione dei costi, ma senza sacrificare desiderabilità e valore del marchio".