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Tessile-abbigliamento, a rischio chiusura 1 azienda su 4 in Europa

Paccanelli (Euratex) e Commissione Ue, liquidità e riapertura negozi misure urgenti

Un calo di vendite del 60% per le aziende del tessile abbigliamento europeo, che possono arrivare fino all'80% (per il 30% di esse). Lo evidenzia una recente indagine di Euratex, secondo cui Il 70% delle aziende ha seri vincoli finanziari e l'80% del campione ha (temporaneamente) ridotto la forza lavoro, utilizzando schemi di disoccupazione temporanea, ove disponibili. Le aziende di produzione segnalano problemi nelle loro catene di fornitura, mentre i dettaglianti si trovano ad affrontare il problema della "stagione estiva perduta". Un'azienda su 4 sta considerando di chiudere. Questi i numeri presentati ieri dal presidente di Euratex Alberto Paccanelli al commissario europeo Thierry Breton per sensibilizzare la Commissione Europea sulle difficoltà del sistema

"Nonostante questa situazione senza precedenti - è stato fatto presente - l'industria europea del tessile e dell'abbigliamento ha risposto immediatamente alla situazione provocata da COVID-19. Oltre 500 aziende hanno riconvertito parte dei loro siti o investito in nuovi macchinari, per produrre maschere e indumenti protettivi. Stanno dimostrando un grande senso di solidarietà e vogliono superare la crisi". Ora, per salvaguardare l'industria, sono necessarie misure a breve termine, come l'accesso alla liquidità, la riapertura dei negozi il più rapidamente possibile (per creare domanda), la garanzia di un buon funzionamento del mercato interno e la prevenzione di qualsiasi perturbazione dei mercati di esportazione. La Commissione dovrebbe inoltre astenersi dall'aggiungere oneri normativi in questi tempi difficili. 

A più lungo termine, "un piano strategico deve sostenere il rilancio della nostra industria e migliorare la competitività globale. Le catene di approvvigionamento critiche dovrebbero essere riportate in Europa, e dobbiamo garantire condizioni di parità sul mercato globale e, in particolare, sulle merci importate. L'innovazione, la digitalizzazione e la green economy rimangono un obiettivo per l'industria, ma devono essere riviste alla luce di un programma di rilancio del settore". "Le aziende europee hanno dimostrato grande solidarietà durante la crisi, fornendo gratuitamente alle autorità pubbliche indumenti protettivi e maschere" ha dichiarato Alberto Paccanelli. "Ho chiesto al Commissario di proporre alcune misure, a breve e lungo termine, per rilanciare l'economia e mantenere questa stretta collaborazione con i rappresentanti del settore".

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