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Accademici a Governo, seguire esempio Veneto e Sud Coreano e progettare ripartenza

Politica di geolocalizzazione che deroghi temporaneamente alle norme sulla privacy

Misure immediate per progettare la ripartenza delle attività economiche, adozione di attività di geolocalizzazione, come quelle già adottate in Veneto, aumento dei tamponi e test sierologici. Lo chiedono, in un appello rivolto al Governo, 150 accademici indicando, in particolare, incremento dei test, utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e geolocalizzazione, isolamento dei soggetti positivi, misure di quarantena localizzate. Si tratta di medici, scienziati, economisti, matematici, fisici, biologi, filosofi, storici, chimici, ingegneri, giuristi che hanno deciso di firmare una missiva all'Esecutivo per identificare le misure necessarie a favorire la ripartenza del sistema economico, tutelando non solo la salute dei cittadini ma anche la sostenibilità dell’intero sistema sociale e produttivo. Nell’appello, nato su iniziativa del professor Giuseppe Valditara - già capo dipartimento formazione superiore ricerca del Miur - vengono condivise le misure di contenimento previste dal Governo fino a questo momento, ma si concentra l’attenzione sulla fase successiva di gestione dell’emergenza: la riattivazione delle energie economiche e produttive del Paese. 

Grazie al confronto con gli esperti di intelligenza artificiale, e alla luce dell'esperienza coreana, l’appello identifica infatti una serie di misure già sperimentate dal governo di Seul, che hanno permesso alla Corea di passare dalla condizione di seconda nazione al mondo per numero di contagi a poco più di un decimo di quelli accertati in Italia. Tali misure hanno reso possibile un elevato livello di contenimento evitando il blocco totale del sistema economico e produttivo, realizzando un rilevante numero di test mirati, incrociati con l’isolamento dei soggetti positivi ed un loro tracciamento attraverso la geolocalizzazione.

Le misure di sorveglianza attiva, già avviate in Veneto, potrebbero inoltre concorrere ad una migliore gestione dell’emergenza sanitaria evitando la saturazione degli ospedali e prevedendo misure solo localizzate di quarantena generalizzata. L’utilizzo delle tecnologie di tracciamento hanno occupato un ruolo centrale in questa strategia; per questo il gruppo di firmatari giudica necessario “l'avvio di una politica di geolocalizzazione che deroghi temporaneamente alle norme sulla privacy, con un termine certo e nel rispetto dei diritti costituzionali”.

Tra le ulteriori misure indicate nell’appello e apprese dall’esperienza coreana e indicate e già sperimentate in Veneto dal professor Andrea Crisanti, i firmatari indicano la necessità di aumentare il numero dei tamponi e dei test sierologici generalizzati per quelle categorie professionali che operano a contatto con i pazienti o che hanno più contatti con il pubblico e per tutti coloro che manifestano sintomi, i loro familiari e tutto coloro con cui sono venuti in contatto negli ultimi giorni.

L’urgenza delle misure presentate nell’appello, poggia inoltre sui risultati di una ricerca realizzata da SWG che mostra in modo chiaro come i timori per le conseguenze economiche dell’emergenza legate alla perdita del posto di lavoro stiano crescendo molto più velocemente dei timori legati al contagio. Secondo la ricerca, oltre il 60% degli italiani ritiene che dovrà intaccare i propri risparmi, oltre il 40% potrebbe non essere in grado di pagare affitti, mutui e tasse, e per quasi il 30% si apre la prospettiva di dover chiedere un prestito. Accanto ai dati economici, la ricerca SWG ha evidenziato inoltre un problema di tenuta della popolazione: metà degli italiani è ormai insofferente a rimanere confinata in casa, mentre una persona su quattro è in difficoltà nel gestire le relazioni di coabitazione.

Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda ha oggi fortemente appoggiato l'iniziativa, sottolineando l'importanza, nel rispetto della salvaguardia della salute, di una rapida ripartenza delle attività produttive secondo le indicazioni suggerite dall'appello. L’appello pubblicato oggi si coniuga con l'iniziativa intrapresa qualche settimana fa, da tre professionisti della comunicazione - Luca Barabino per Barabino &Partners, Auro Palomba per Community, Giuliana Paoletti per Image Building – che hanno deciso di mettere a disposizione delle istituzioni e del Governo le proprie competenze per un supporto nella comunicazione dell’emergenza.

I firmatari dell’appello, includono, tra gli altri, importanti rappresentanti del mondo accademico: Giampio Bracchi, Presidente Emerito della Fondazione Politecnico di Milano; Nicola Casagli, Presidente dell' Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste; Raffaele Caterina, Presidente della Conferenza dei Direttori di Dipartimento di Giurisprudenza; Pierluigi Contucci, Professore ordinario di Matematica, coordinatore dell'area Intelligenza Artificiale per il Piano Nazionale della Ricerca; Raimondo Cubeddu, Professore ordinario di Filosofia politica, Università di Pisa; Roberto Di Lenarda, Rettore Università di Trieste; Silvia Ferrara, membro del Comitato Nazionale Garanti della Ricerca; Gino Gerosa, Direttore della Scuola di specializzazione di cardiochirurgia, Università di Padova; Francesco Manfredi, Prorettore Università Jean Monnet di Bari; Paolo Miccoli, Presidente ANVUR (Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca); Ida Nicotra, membro ANAC (Agenzia Nazionale Autorità contro la Corruzione); Cristina Pedicchio, Già Presidente Istituto Nazionale di Oceanografica e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste; Luciano Pietronero,Presidente Centro Studi Enrico Fermi; Patrizia Polliotto, Presidente Istituto Galeazzi; Giovanna Riccardi, membro European Academy of Microbiology; Stefano Ruffo, Direttore Sissa, Trieste;Salvatore Sfrecola, Presidente Associazione italiana giuristi di amministrazione, già presidente Associazione magistrati Corte dei Conti; Giuseppe Valditara, già Capo dipartimento Formazione Superiore Ricerca del MIUR; Antonio Vicino, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale.

 

 

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