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Borghi (Federmoda), "retail vicino a collasso. vendite giù a 23,3% a febbraio"

Il retail della moda vicino al collasso con vendite in calo a febbraio del 23,3%. A lanciare l'allarma ancora Federmoda che con il suo presidente Renato Borghi fa appello al Governo per "un sostegno immediato, reale, congruo e proporzionato alle effettive perdite". Se a gennaio le vendite hanno segnato una contrazione del 41,1%, a febbraio, nonostante i saldi, la flessione è stata del 23,3%. Quel che il settore con comprende, sottolinea Borghi, è "perché un negozio di abbigliamento o calzature o pelletteria debba essere ricompreso tra quelle poche attività commerciali costrette alla chiusura per decreto in fascia rossa, nonostante gli investimenti fatti in sicurezza e per il rispetto dei protocolli”. “Al nostro settore – prosegue Borghi – serve un sostegno immediato, reale, congruo e proporzionato alle effettive perdite, soprattutto slegato dalla soglia minima del 33% del fatturato perché i prodotti di moda seguono, come noto, le tendenze delle stagioni stilistiche e quindi sono soggetti a rapidissima svalutazione. Abbiamo avuto a disposizione solo mezze stagioni per la vendita e fatto subito notevole ricorso a forti promozioni e a saldi, con l’unico obiettivo di contenere le perdite di fatturato. Una soluzione che ha certamente aiutato i negozi ad avere liquidità per pagare personale, fornitori, affitti, tasse e spese vive, ma ha contestualmente generato una drastica riduzione dei margini, mettendo così a rischio il modello di business e la stessa sopravvivenza dei fashion store. Per questa peculiarità, la soglia di perdita di fatturato coerente per il dettaglio moda risulta, pertanto, del 20%”. “Resta indispensabile – conclude – un contributo sulle eccedenze di magazzino, sotto forma di credito d’imposta del 30% delle rimanenze come pure è indifferibile anche un intervento sull'abbattimento del costo dei canoni di locazione”

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