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Consiglio europeo chiede a Russia STOP IMMEDIATO a ostilità, "fermare tentativi di aggirare sanzioni""

A conclusione del primo giorno di vertice del 24 marzo, il Consiglio europeo ha evidenziato che, in relazione alla "guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina", che i "crimini di guerra devono cessare immediatamente. I responsabili e i loro complici saranno chiamati a risponderne in conformità del diritto internazionale. L'assedio di Mariupol e altre città ucraine e il rifiuto dell'accesso umanitario da parte delle forze militari russe sono inaccettabili. Le forze russe devono garantire immediatamente percorsi sicuri verso altre parti dell'Ucraina nonché aiuti umanitari da fornire a Mariupol e altre città assediate".

Il Consiglio europeo esorta quindi la Russia "a garantire con urgenza un passaggio sicuro ai civili intrappolati in tutte le altre zone di guerra verso una destinazione di loro scelta, a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, ad assicurare un accesso umanitario ininterrotto e a creare corridoi umanitari". Inoltre esorta la Russia "a rispettare pienamente gli obblighi che le incombono in virtù del diritto internazionale, ivi compresi il diritto internazionale umanitario, e a conformarsi alla recente ordinanza della Corte internazionale di giustizia". Viene chiesto lo "stop immediato alla aggressione militare nel territorio dell'Ucraina: la Russia ritiri immediatamente e senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale". Quindi la conferma che l'Unione europea "è al fianco dell'Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo ribadisce la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni europee e la scelta europea dell'Ucraina, come indicato nell'accordo di associazione"

Il Consiglio europeo "invita tutti i paesi ad allinearsi alle sanzioni. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato". Un passaggio è dedicato ai rifugiati e si chiede in particolare di "prestare particolare attenzione alle esigenze dei più vulnerabili e alle misure volte a prevenire e individuare la tratta di esseri umani". Quindi l'invito a "tutti gli Stati membri a intensificare gli sforzi con immutato spirito di unità e solidarietà e invita la Commissione ad adottare ogni iniziativa necessaria per agevolare tali sforzi". E ancora, "l'Unione europea è determinata a garantire flussi continui e ininterrotti di energia elettrica e gas verso l'Ucraina"; inoltre, "la sicurezza degli impianti nucleari ucraini deve essere garantita, anche con il sostegno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica". L'Europa assicura all'Ucraina non solo il supporto attuale, ma anche "una volta cessato il violento attacco russo", aiuto "per la ricostruzione di un'Ucraina democratica. A tal fine, il Consiglio europeo conviene di sviluppare un fondo fiduciario di solidarietà per l'Ucraina, invita i suoi partner internazionali a parteciparvi e chiede di avviare senza indugio i preparativi a tal fine. Invita la Commissione a continuare a fornire assistenza tecnica per aiutare l'Ucraina ad attuare le riforme necessarie". "Impegno" infine a "essere al fianco della Repubblica di Moldova e del suo popolo".

Photo: from left to right: Charles MICHEL (President of the European Council, EUROPEAN COUNCIL), Joseph R. BIDEN JR. (President of the United States of America, United States)

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