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Global Fashion Agenda lancia in Türkiye un nuovo modello per il riciclo tessile

Global Fashion Agenda amplia la sua presenza internazionale con il lancio del Circular Fashion Partnership: Türkiye, un programma pensato per accelerare la transizione verso un sistema tessile circolare in uno dei principali hub mondiali della produzione di abbigliamento. L’annuncio è stato dato a Istanbul in occasione dei Sustainability Talks, confermando il ruolo crescente della regione nel panorama del riciclo fibra-a-fibra. L’iniziativa, che prenderà avvio nel 2026, nasce dalla collaborazione fra GFA, il national lead Rematters e partner tecnici come Reverse Resources, Closed Loop Fashion e Circle Economy Foundation, con il sostegno di H&M Foundation.

L’obiettivo principale è intercettare e gestire in modo efficiente gli scarti tessili post-industriali, introducendo sistemi strutturati di raccolta, tracciabilità e valorizzazione all’interno delle fabbriche. Il programma prevede interventi operativi e formativi: audit sugli impianti, attività di capacity building, supporto agli adeguamenti normativi, pitch session tra produttori e riciclatori, e momenti di confronto istituzionale. Un approccio integrato che mira a costruire un ecosistema nazionale del riciclo capace di generare valore economico e ambientale. La scelta della Türkiye non è casuale. Il Paese dispone di una filiera verticale competitiva, di una forte capacità manifatturiera e di una vicinanza strategica all’Unione Europea, dove le politiche sulla responsabilità estesa del produttore e sulla gestione dei rifiuti tessili stanno entrando in una fase di implementazione avanzata. In questo scenario, Türkiye può diventare un laboratorio di riferimento per modelli industriali replicabili su scala globale.

Il Circular Fashion Partnership si inserisce nel più ampio Global Circular Fashion Forum, il programma multilocale avviato da Global Fashion Agenda che ha già sperimentato con successo progetti analoghi in Bangladesh, Cambogia e Indonesia, tracciando digitalmente oltre 21.000 tonnellate di scarti e mettendo in rete più di cento fabbriche e venti marchi internazionali. "La circolarità non è più un’opzione, ma un asset strategico per la competitività futura della moda", ha dichiarato Federica Marchionni, CEO di GFA. "Türkiye rappresenta un’opportunità unica per scalare modelli innovativi di riciclo e contribuire alla realizzazione di un settore più resiliente, allineato agli obiettivi climatici e alle nuove normative. La collaborazione locale è il fattore decisivo per questa trasformazione". 

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