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In calo le asiatiche, ma futures su indici europei positivi. Attesa per avvio negoziazioni

Pesante la Borsa di Tokyo a fine giornata. Il Nikkei 225 perde il 6,08% a 17.431 punti, dopo essere arrivata a perdere oltre il 10% e quindi recuperare. Ma tutte le asiatiche viaggiano in calo, vittime delle incertezze legate al coronavirus. Ma a pesare soprattutto la caduta verticale di Wall Street ieri che ha limitato, per quanto possibile, le perdite ingentissime dopo l'annuncio della Federal Reserve di volere iniettare ingenti quantità di denaro nel sistema finanziario, per un totale di almeno 1,5 trilioni di dollari. La banca centrale americana ha espresso la volontà di ritornare al programma di acquisto di obbligazioni, il Qe annunciato ieri anche dalla Bce. Il Dow Jones ha chiuso in calo del 9,99% a 21.200 punti; il Nasdaq ha segnato -9,43% a 7.201, lo S&P 500 -9,51% a 2.480. Per il Dj e lo S&P hanno vissuto la loro giornata peggiore dal 19 ottobre del 1987. A picco il Merval di Buenos Aires (-9,76%) e il Bovespa di San Paolo (-14,78%). Rimbalza invece l'Asx australiano che guadagna il 4,42%. L'Idx indonesiano perde l'1,46%. In rosso Shanghai e Shenzhen (-1,23% e -1,01%); Hong Kong, ancora aperta cede l'1,76%. In verde invece il Pse di Manila (+2,46%). Giù anche il Kospi di Seul (-3,43%). Il Vn 30 di Ho Chi Min cede cede (aperto) lo 0,33%. Si attende ora l'avvio dell'Europa che i futures sui principali indici pronosticano positiva. Il contratto sullo Stoxx 50 segna un progresso del 4,81%. 

 

 

 

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