• Economy

In 'Speranza e capitale' Scardovi teorizza "più mercato, più equity e più valore sostenibile"

Cittadini-azionisti diretti nell'economia del Paese

In una fase storica in cui ci troviamo a fare i conti con i lasciti di una crisi sanitaria e umana le cui proporzioni sono state definite 'quasi bibliche', 'Speranza e capitale', il nuovo libro a firma di Claudio Scardovi, edito da Egea, offre un modello generale, fondato su basi macro-economiche ma radicato in osservazioni micro-fondate, per affrontare, con gli strumenti della finanza e dell’economia comportamentale ma anche con un approccio di natura più filosofica, l’agenda di di cambiamento e innovazione che, sola, potrà condurre il nostro Paese verso un futuro più prospero. Alla facile ricetta del 'più Stato, più debito pubblico e più moneta', Scardovine contrappone un’altra, più imprenditoriale e privatistica, basata sulla formula 'più mercato, più equity e più valore sostenibile'. La chiave di volta, sostiene l’aAutore, può essere rappresentata dall’opportunità di offrire un private equityaperto a tutti, che permetta anche ai cittadini-azionisti di divenire investitori diretti nell’economia reale del Paese –a partire dalle piccole e medie imprese e dalle città –, riallineando il loro interesse economico con il senso civico e l’amore per la Patria. Claudio Scardovi, è fondatore e amministratore delegato di Hope, il primo 'fondo sovrano privato0 italiano. In precedenza è stato managingdirectore global co-head of Fig per AlixPartners, operatingpartner per AdventInternational, managingdirectore head of Fig per Nomurae Lehman Brothers, managingdirectore country head per Oliver Wyman, fondatore e CEO dell’incubatore tecnologico Intervaluenete di Rex e Vertex, attivi nell’advisorye negli investimenti in realestate e non performingloans.
È professore a contratto presso l’Università Bocconi e Sda Bocconi School of Management e presso l’Imperial College a Londra.

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