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Ipo Intermonte, in Borsa il 38% del capitale sociale. Intervallo prezzo fissato tra 2,6 e 2,9 euro per azione

Intermonte Partners Sim, holding di controllo di Intermonte Sim, ha presentato oggi a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione, funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni sul mercato Aim Italia e ha definito la struttura dell’offerta delle sue azioni oltre al range indicativo di prezzo delle stesse. “L’Ipo è un passo importante nell’evoluzione del nostro modello di partnership che ci consente di rafforzare il posizionamento come operatore di riferimento leader nel segmento delle PMI, e accelerare lo sviluppo del business, in particolare nei servizi digitali e nell’Investment Banking, anche per linee esterne. La struttura più flessibile del capitale aumenterà il commitment dei partner e favorirà l’attrazione di nuove competenze e talenti indispensabili per continuare il nostro percorso di crescita” ha detto l'ad Guglielmo Manetti. Il progetto di quotazione prevede il collocamento istituzionale di un massimo complessivo di n. 13.750.000 azioni ordinarie, che saranno offerte da oltre 60 azionisti di Intermonte, ripartite tra 13.062.500 azioni in vendita e 687.500 ulteriori azioni, corrispondenti al 5,3% circa delle azioni in vendita e oggetto dell’opzione Greenshoe, offerta da alcuni azionisti di Intermonte in favore del Global Coordinator. Le azioni poste in vendita, incluse quelle oggetto di opzione Greenshoe, sono complessivamente pari al 42,8% delle azioni in circolazione, al netto delle proprie detenute (o il 38% dell’intero capitale sociale rappresentato da n. 36.195.500 azioni ordinarie).

L’offerta si rivolge esclusivamente a investitori qualificati e investitori istituzionali esteri. Il range di prezzo indicativo delle azioni di Intermonte è stato fissato tra un prezzo minimo di 2,60 euro e un prezzo massimo di 2,90 per azione, corrispondente ad una capitalizzazione complessiva di mercato della società, al netto delle azioni propie, compresa tra circa 83,6 milioni, sulla base del prezzo minimo e, circa 93,2 milioni sulla base del prezzo massimo (il range, incluse le azioni proprie, corrisponde ad una capitalizzazione complessiva tra circa 94,1 milioni e circa 105,0 milioni). Il periodo di book building partirà mercoledì 6 ottobre. Nel contesto della quotazione, la società, gli azionisti venditori e il top management assumeranno impegni di lock-up per i primi 12 mesi su tutte le proprie azioni; inoltre, ciascun azionista titolare di azioni ordinarie rappresentanti più dell’1% del capitale sociale votante, assumerà un ulteriore impegno di lock-up, per i successivi 12 mesi, sul 50% delle azioni ordinarie dagli stessi possedute alla data di inizio delle negoziazioni. Il top management (nelle figure di Guglielmo Manetti, Fabio Pigorini, Andrea Lago, Guido Pardini e Dario Grillo) e i soci fondatori (Alessandro Valeri e Gian Luca Bolengo) sottoscriveranno un patto parasociale che prevede un lock-up di 36 mesi a partire dalla data di inizio delle negoziazioni, con riferimento a n. 7.700.000 azioni dagli stessi complessivamente conferite nel patto, pari al 24% circa delle azioni in circolazione, rappresentative del 21,3% circa del capitale sociale.

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