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Giù le Borse in Europa e Usa, pesante comparto auto

Ferrari posticipa target e lascia su parterre l'8%

Pesanti gli indici europei a fine giornata così come anche Wall Street ha messo a segno un calo importante. Il Dow Jones ha chiuso appena sopra la parità (+0,06% a 34.133 punti), lo S&P500 ha ceduto lo 0,67% a 4.164, mentre il Nasdaq ha perso l'1,88% a 13.633, ma va detto che il suo andamento non era comunque positivo sin dall'inizio. Nel Vecchio Continente

Milano ha perso l'1,81%, Londra ha ceduto lo 0,67%, Francoforte il 2,49% Parigi -0,89%, Madrid -0,71% e l'indice paneruopeo Stoxx 60 ha terminato con una flessione dell'1,43%. Che cosa abbia fatto scattare gli acquisti non è ben chiaro. Possono essere state in parte probabilmente le parole dell'ex governatore della fed Janet Yellen che in un convegno organizzato da The Atlantic registrato lunedì e diffuso martedì ha accennato alla necessità di un aumento dei tassi per raffreddare il surriscaldamento dei prezzi negli Usa. In calo anche il rendimento dei titoli di Stato.

Sicuramente a innescare una serie di cali il comparto auto, in particolare in Germania, ma anche a Milano con Ferrari maglia nera del Ftse Mib. La casa automobilistica ha archiviato il primo trimestre dell'anno in decisa crescita (utile di 206 milioni +24% e ricavi per 1,011 mld di euro +8,5%) ma ha anche annunciato il posticipo dei target a causa della pandemia. Immediate le vendite sul titolo che ha terminato la seduta con un crollo dell'8% a 168 euro. In Germania Volkswagen ha perso il 4,67%, Bmw -2,71%, Daimler -2,69%, Porsche -4,82%. A Milano Stellantis ha ceduto lo 0,96%. A mettere a segno il rialzo maggiore tra le blue chips italiane Campari, +2,57%. (Vedi altro articolo)

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