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Hermès chiude i nove mesi con ricavi per a 11,916 miliardi (+6,3%)
Dopo un primo semestre già robusto, Hermès consolida la crescita nel terzo trimestre 2025 con un fatturato di 3,881 miliardi di euro (+10% a cambi costanti, +4,8% a cambi correnti), portando i ricavi dei primi nove mesi a 11,916 miliardi (+9% a cambi costanti, +6,3% a cambi correnti). La performance, leggermente superiore al secondo trimestre, è sostenuta dal contributo di tutte le aree geografiche, in particolare Europa e Americhe, e dalla forza del comparto pelletteria.
Le aree geografiche
In Asia (escluso il Giappone), le vendite crescono del 4%, con risultati solidi in Greater China e l’effetto positivo delle riaperture di boutique chiave: Central Embassy a Bangkok, Taichung a Taiwan, Four Seasons a Macao e Galleria a Seoul. Il Giappone registra un incremento del 15%, confermando la fedeltà della clientela locale. Nelle Americhe (+13%), gli Stati Uniti guidano l’espansione grazie alle nuove aperture a Scottsdale (Arizona) e Nashville (Tennessee), oltre alla riapertura della boutique Molière a Città del Messico. In Europa, Francia inclusa, la crescita resta vigorosa (+10%), trainata da un’attività diffusa in tutta la rete e dal rilancio del negozio di Firenze. Il Medio Oriente e le altre aree del mondo avanzano del 15%, confermando il trend positivo.
I settori di prodotto
La pelletteria si conferma il motore del gruppo (+13% nel trimestre), grazie alla domanda costante per modelli iconici e nuove creazioni come Tablier Sellier, Besace Trotting e il ritorno della Plume. Continua l’espansione produttiva con l’apertura della ventiquattresima manifattura a L’Isle-d’Espagnac e tre nuovi atelier previsti entro il 2028 (Gironde, Ardenne e Calvados). Il ready-to-wear e accessori cresce del 6%, sostenuto dal successo delle collezioni uomo primavera-estate 2026 (Palais d’Iéna) e donna (Garde Républicaine), mentre seta e tessuti segnano un +4% trainato da materiali pregiati e design innovativi. In flessione il comparto profumi e bellezza (–5%) per effetto base, dopo il lancio record di Barénia nel 2024, nonostante due nuove Eaux de parfum intenses – Terre d’Hermès e Barénia – introdotte nel 2025. Le orologerie recuperano slancio nel trimestre (+8,8%) grazie alle nuove versioni di Hermès H08 e alla reinterpretazione della complicazione Le temps suspendu. Il gruppo ha inoltre annunciato l’ampliamento del sito produttivo di Noirmont entro il 2028. Le gioiellerie e arti della casa (+11%) proseguono la traiettoria di crescita, con l’ottava collezione Haute Bijouterie Les formes de la couleur presentata a Tokyo e la posa della prima pietra del nuovo stabilimento Tableware di Couzeix.
Strategia e sostenibilità
Hermès conferma la propria visione di lungo periodo fondata sul controllo del know-how artigianale e sulla produzione integrata. L’apertura della manifattura di L’Isle-d’Espagnac, con 260 artigiani formati nelle Écoles Hermès des savoir-faire, rafforza il legame territoriale e la strategia di sostenibilità ambientale e sociale.
Outlook
Il gruppo mantiene un obiettivo di crescita ambizioso a cambi costanti per l’intero 2025, pur in un contesto globale segnato da incertezze economiche e geopolitiche. Il tema dell’anno, Drawn to craft, celebra il legame profondo tra arte, disegno e artigianato, fondamento dell’identità Hermès. Prossime tappe: risultati annuali 2025 il 12 febbraio 2026; ricavi primo trimestre il 15 aprile; assemblea degli azionisti il 17 aprile.