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Peggiorano condizioni manifattura italiana, maggiore contrazione da fine 2018

Scenda a 48,1 l'indice Pmi Markit Ihs di febbraio, attese deluse

Milano, 2 marzo (L&F) - A febbraio, per il diciassettesimo mese consecutivo e principalmente a causa della riduzione della produzione e dei nuovi ordini, peggiorano le condizioni operative del settore manifatturiero italiano. Lo rileva Markit, con la pubblicazione dell'indice Pmi relativo allo scorso mese. La produzione è diminuita ad uno dei tassi più veloci dell’attuale sequenza di contrazione di 19 mesi, mentre i nuovi ordini si sono contratti leggermente. Anche la domanda estera si è indebolita, con le esportazioni che sono calete per il decimo mese consecutivo. Allo stesso tempo, le aziende campione hanno ridotto nuovamente, ed a un tasso più veloce, la loro forza lavoro.

Sul fronte dei prezzi invece, il carico dei costi è diminuito per via del prezzo più basso delle materie prime, mentre i prezzi di vendita sono calati al tasso maggiore da inizio 2015. L’Indice PMI (Purchasing Managers Index) IHS Markit del settore manifatturiero italiano è diminuito da 48.9 di gennaio e con il valore di 48.7 di febbraio ha segnalato il diciassettesimo mese consecutivo di peggioramento dello stato di salute del settore manifatturiero italiano. Il dato delude le attese che indicavano 49.2.

"L’indagine Pmi di febbraio - commenta Lewis Cooper, Economist di IHS Markit  ha sottolineato l’ennesima prestazione deludente del settore manifatturiero italiano, con le condizioni operative in peggioramento per il diciassettesimo mese consecutivo. La produzione è diminuita ad uno dei tassi più veloci dell’attuale sequenza di contrazione di 19 mesi, mentre i nuovi ordini hanno continuato a riportare crolli e i tagli occupazionali sono aumentati più velocemente. Sul fronte dei prezzi, quelli di acquisto sono diminuiti lievemente e le aziende del settore lo hanno attribuito al declino delle materie prime.  Alla luce della riduzione dei costi e delle pressioni competitive, le aziende hanno diminuito le loro tariffe al tasso più veloce da gennaio 2015. Con il declino annuale del 3,4%, dello scorso dicembre, gli ultimi dati ufficiali hanno evidenziato la contrazione della produzione manifatturiera maggiore da fine 2018. I dati Pmi di gennaio e febbraio hanno indicato l’ennesima riduzione che potenzialmente potrebbe avere un’entità maggiore, con nessun segnale di un’imminente ripresa".

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