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Moda, verso la certificazione di filiera

La moda italiana compie un passo decisivo verso l’introduzione di una certificazione ufficiale di filiera. È quanto emerso dalle parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha confermato come le proposte elaborate al tavolo della moda, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), siano in fase di concretizzazione e verranno inserite, tramite emendamenti, nel disegno di legge sulle piccole e medie imprese. Una prospettiva che suscita grande soddisfazione in CNMI. “Accogliamo con favore l’impegno del ministro Urso, che ringrazio per la collaborazione leale e costruttiva – ha dichiarato il presidente Carlo Capasa –. La certificazione rappresenta una svolta importante: offrirà certezze alle imprese, che costituiscono la quasi totalità della filiera, e garantirà il rispetto dei criteri di legalità fondamentali per salvaguardare il valore del Made in Italy”. Il provvedimento, spiega Capasa, non è solo un passaggio tecnico, ma un vero strumento di tutela per uno dei settori più strategici dell’economia nazionale, che con un fatturato annuo di oltre 100 miliardi di euro è il secondo comparto produttivo del Paese dopo la meccanica. “La moda italiana – ha sottolineato – è riconosciuta in tutto il mondo per la sua eccellenza e la sua capacità di coniugare creatività, manifattura e innovazione. La certificazione di filiera sarà decisiva per rafforzarne la credibilità internazionale”. L’obiettivo è arrivare all’approvazione definitiva della legge già entro i prossimi mesi: “A settembre – conclude Capasa – accompagneremo governo e parlamento per ottenere un risultato determinante per il futuro della moda italiana”.

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