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Ok a fusione Fca Psa, nasce Stellantis

Elkann, costruiremo qualcosa di unico

Approvata a larghissima maggioranza dalle rispettive assemblee (oltre il 99%) la fusione di Fca e Psa: nasce Stellantis, ora quarto costruttore mondiale di automobili in volumi (8,7 milioni di auto vendite) e il terzo per fatturato (180 miliardi), come ha precisato aprendo i lavori dell'assemblea di Psa il suo Ceo, Carlos Tavares. Il perfezionamento della fusione dovrebbe avvenire il 16 gennaio, mentre la negoziazione delle azioni ordinarie Stellantis avrà inizio lunedì 18 gennaio 2021 sul Mercato Telematico Azionario di Milano e su Euronext Paris e martedì 19 gennaio 2021 sul New York Stock Exchange. Per il presidente di Fca, John Elkann, "verrà ridefinità la mobilità del prossimo decennio" esattamente come fecero i rispettivi fondatori delle due realtà con "energia e spirito pionieristico". Elkann, intervenendo in assemblea sottolinea la similitudine tra il tempo attuale e quello passato quando vennero fondate le due realtà che "hanno dato prova di sapere resistere alla prova del tempo e di essere all'altezza delle sfide del mercato". Un'epoca questa, dunque, "molto simile a quella della fine del Diciannovesimo secolo: complessa ed entusiasmante" allo stesso tempo. "Costruiremo qualcosa di unico" assicura Elkann, evidenziando che le dimensioni, le risorse e il know how complessivo permettereanno di "cogliere con successo le opportunità della nuova era". La famiglia Agnelli, ricorda anche il presidente di Fca, "ha fondato la Fiat più di un secolo fa" e da allora "abbiamo dotato nel nostro ruolo di azionisti la società di capitale e coraggio nei tempi prsperi e anche in quelli difficili". 

La fusione viene salutata come un "cambiamento storico per l'industria automobilistica" da Francesca Re David, segretario generale della Fiom Cgil e da Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive. "Questo cambiamento in Italia può rappresentare una possibilità di invertire un trend sul piano produttivo, occupazionale. C’è un potenziale enorme di capacità di ricerca e sviluppo, di progettazione, di componentistica e di assemblaggio su cui investire" affermano.

"Questa è la parola su cui aprire ad una svolta: la Fiom darebbe il proprio contributo per un nuovo accordo per un piano di investimenti fondato sull’occupazione in Italia attraverso il rilancio dell'automotive innovando sulla mobilità, sulla propulsione ecologica, sulla guida assistita.
Questa la sfida su cui avviare il confronto nazionale e di cooperazione con i sindacati europei con il nuovo amministratore delegato di Stellantis".

"Una grossa opportunità" per il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano responsabile automotive, il neonato gruppo Stellantis "per per gli stabilimenti italiani e la loro prospettiva futura, soprattutto per la messa in sicurezza dell’occupazione. Il settore dell’automotive è fortemente condizionato dalla necessità di grandi risorse finanziarie, di capitali e tecnologiche per far fronte ai cambiamenti in corso sulla mobilità e sul cambio delle motorizzazioni. Con la fusione di Fca e Psa in Stellantis, nasce il quarto costruttore al mondo di automotive, con oltre 8 milioni di auto, tecnologie, stabilimenti produttivi e una rete commerciale globale, possono determinarsi sinergie, vantaggi su piattaforme e modelli per affrontare positivamente questi cambiamenti senza mettere in pericolo l’occupazione". "Come Fim-Cisl - assicurano - presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi su stabilimenti e occupazione, per questo abbiamo chiesto un incontro con l’ad Carlos Tavares e inoltrato la richiesta di incontri sindacali ai vari livelli da quello nazionale, europeo e mondiale".

 

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