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Recovery Fund, trattative in salita. Per l'Italia necessario partire dal Mes. Il commento di Enrico Vaccari

Ad un accordo sul Recovery Fund difficilmente si arriverà a conclusione della due giorni di vertice Ue. Il Consiglio europeo è iniziato ieri e proseguirà nella giornata di oggi, 18 luglio. All'ordine del giorno, il pacchetto anticrisi e il bilancio europeo 2021 - 2027. A conclusione del primo giorno di incontro, il primo in presenza dopo il lockdown, nessuna intesa era stata trovata. Posizioni diverse caratterizzano in particolare i Paesi del Nord e quelli con le maggiori diffcoltà; Spagna, Portogallo e Francia in particolare sostengono che il volume degli aiuti debba essere di 750 miliardi di cui 500 a fondo perduto. L'Italia fa parte ovviamente di questo gruppo. Secondo Enrico Vaccari, responsabile della clientela istituzionale di Consultinvest, "la sensazione vera è che oggi sia molto difficile che si possa riuscire ad arrivare ad un accordo. E' più probabile che ci voglia ancora qualche settimana di negoziazione, soprattutto per convincere i Paesi del Nord del fatto che queste risrose devono essere immediatamente disponibili". Sarebbe dunque "una vera sorpresa" un esito positivo. Ma, avverte l'esperto, "per i paesi più deboli ci sono risorse già disponibili, e mi riferisco al Mes, al quale noi come Italia dobbiamo pensare sin da subito, perché è come se un risparmiatore avesse un fido, non lo utilizza e ne richiede un altro. Inevitabilmente la banca gli dice 'prima utilizza quello che hai già a disposizione e poi parleremo del secondo fido'". E questo è, per Vaccari, "esattamente quello che succede con il Mes: prima dobbiamo utilizzarlo, fare vedere la buona volontà e soprattutto il buon impiego di questo denaro e poi, probabilmente, arriveranno anche i fondi europri.che saranno fondamentali".

In questa partita altra grande protagonista è la Banca centrale europea, la quale è "molto interessata a vedere come andranno queste negoziazioni, perché oggi la Bce è l'unico attore che sta agendo sul mercato. C'è bisogno di un aiuto da parte del Governo e dunque la Bce sta cercando una sponda forte nell'azione dei Governi che credo arriverà ma non oggi".

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