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Patrimoniale? Viceministro Misiani, "non è nel programma del Governo, né in quello del Pd"
"A Natale no serrata, politica di bilancio espansiva per tutto il tempo necessario"
"La patrimoniale non è nel programma del Governo né in quello del Partito Democratico": lo afferma il viceministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani al digital event organizzato da PwC Italia, dal titolo'Italia 2021–Competenze per riavviare il futuro' tenutosi oggi e dedicato al settore immobiliare. "È naturalmente legittimo che i parlamentari presentino proposte, anche sull'introduzione della patrimoniale ed è altrettanto legittimo che il Governo esprima il proprio parere contrario, coerentemente con il programma su cui abbiamo ottenuto la fiducia del Parlamento. Programma che - ribadisce - non contiene l’introduzione di un’imposta patrimoniale nel nostro paese". In relazione alla possibilità che il governi nvari un nuovo decreto ristori, che sarebbe il quinto, "a Natale non ci sarà la serrata di cui parlano alcuni giornali, ci saranno misure di sicurezza necessarie ad evitare l'ultima cosa di cui hanno bisogno gli italiani: la terza ondata di pandemia. Ciò detto la nostra politica di bilancio resterà espansiva, lo abbiamo detto, per tutto il tempo necessario a superare le conseguenze economiche negative dell'emergenza" chierisce il viceministro. "A gennaio, lo ha già preannunciato il ministro Gualtieri,chiederemo al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio, che andrà a rafforzare gli stanziamenti già previsti dalla legge di bilancio che stiamo discutendo". Il nuovo decreto utilizzerà le risorse della legge di bilancio e le risorse del nuovo scostamento."È chiaro che il settore del turismo invernale sarà inevitabilmente penalizzato da alcune misure di sicurezza e, stiamo decidendo, dovrà ricevere gli aiuti necessari in relazione alle perdite subite. L’ammontare dello scostamento dipenderà dalle necessità che emergeranno dalle prossime settimane".
Sugli emendamento alla manovra da 38 miliardi - sono settemila - "ci regoleremo lavorando in tempi che sono purtroppo stretti, perché abbiamo dovuto varare nel frattempo ben quattro decreti ristori, ma noi vogliamo discutere con il Parlamento nel modo più costruttivo possibile". Intanto, sempre relativamente allo scostamento di bilancio, "noi stiamo facendo un lavoro su un doppio binario: il primo fronte è quello della gestione dell'emergenza, del supporto alle imprese, a partire dalle piccole e medie imprese, per reggere l’impatto della crisi e delle misure restrittive che siamo stati costretti a prendere per fronteggiare la seconda ondata della pandemia. Lo stiamo facendo con i decreti ristori e continueremo a farlo con la legge di bilancio nella parte in cui stanzia risorse per l'emergenza e con l'eventuale nuovo scostamento. La ripartenza è il secondo fronte di impegno, deve viaggiare necessariamente in parallelo e io ritengo che siano necessarie due cose per la ripartenza del nostro paese. La prima è riportare sotto controllo la situazione sanitaria, la migliore e più efficace politica economica che possiamo fare. Il secondo punto è varare rapidamente il piano nazionale per la ripresa e la resilienza per iniziare a utilizzare il prima possibile 209 miliardi che l'Europa messo a disposizione del nostro paese"