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Rischio pandemia spaventa mercati, Europa chiude ottava in profondo rosso

Anche Wall Street viaggia negativa, nonostante i buoi dati sul lavoro di febbraio

Chiusura di settimana in profondo rosso per le piazze finanziarie europee. Spaventa l'aumento quotidiano dei contagi in tutto il mondo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbe pronta a dichiarare la pandemia se non vi fossero segni di cedimento in questo senso e se anzi i numeri consolidati nei paesi con sistemi sanitari non all'altezza della situazione dovessere aumentare. Intanto però la pandemia non è stata dihicrata e anzi l'Oms fa sapere che sono stati messi a punti 40 nuovi test per la disgnosi e 20 vaccini sono in fase di sviluppo. In questo scenario a tinte fosche, Milano perde il 3,5% a 20.799 punti, Francoforte cede il 3,34% a 11.545; Parigi segna -4,14% a 5.139; Londra -3,57% a 6.466. L'indce paneuropeo Stoxx 600 lascia sul terreno il 3,61% a 367. Anche Wall Street dopo la pesante chiusura di ieri viaggia in ribasso: Dow Jones -2,54%m S&P 500 -3,11%, Nasdaq -3,12%. Non aiutano i dati sul lavoro negli Stati Uniti diffusi oggi dallo Us Bureau Labor Statistics relativi al mese di febbraio, nonostante siano positivi. Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,5% e si confronta col 3,6% del mese precedente, battendo le stime. In aumento di 273mila unità posti di lavoro nei settori non agricoli. Un numero che supera decisamente le stime che indicavano 175mila. 

Sul fronte obbligazionario, il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi sale a 180 punti base con un rendomento dell'1,08%. Tra le blue chips milanesi, in rosso Prysmian, maglia nera ,con un calo del 6,71%, Eni segna -6,69%, Saipem -6,01%, Terna -5,79%. Acquisti su Poste Italiane che avanza del 3,07% dopo i conti. Nel comparto del lusso, crollano Monnalisa che perde oltre 12 punti percentuali, e Italia Independent (-10,16%). A picco anche Geox all'indomani della presentazione dei conti del 2019 e degli aggiornamenti sulle vendite impattate dal Coronavirus. Il gruppo ha chiuso la seduta con una flessione del 10,89% a 0,671 euro. Geox ha fatto sapere che "le vendite comparabili in Italia, la settimana scorsa, sono state negative con un picco in Lombardia conseguente alle chiusure. Anche le altre regioni hanno comunque risentito sia del calo del traffico che del contesto di generale preoccupazione con una conseguente riduzione della propensione all’acquisto. Complessivamente l’Italia ha registrato, nella settimana passata, vendite comparabili negative a -44% portando in territorio leggermente negativo anche like for like cumulato da inizio anno". Dinamiche non diverse in Europa, "anche se con un grado inferiore di preoccupazione". Il Gruppo spiega di non avere avuto chiusure "ma il traffico nei negozi, la settimana scorsa, ha evidenziato una diminuzione del 20% con una pari diminuzione delle vendite comparabili".

Male anche Tod's -4,49%, Brunello Cucinelli -1,08%, Salvatore Ferragamo -2,2% e Moncler -1,55%. Rimbalza Giglio Group che guadagna l'8,15%. Positiva anche Aeffe con un progresso dell'1,52%. Chiude in rosso a Milano EssilorLuxottica. Il gruppo archivia il 2019 con ricavi per 17,39 mld di euro in aumento del 7,4% rispetto ai ricavi pro forma dell'anno precedente. L’utile netto è pari a 1,94 mld, in aumento del 9,2% rispetto all'anno precedente (+4,8% a cambi costanti). Il cda proporrà alla assemblea un dividendo di 2,23 euro per azione. Per il primo semestre 2020 però la previsione è che "la crescita dei ricavi sia inferiore rispetto al trend annuo, con una ripresa nella seconda metà dell’anno". L'epidemia da Covid-19 "ha un impatto negativo sulle attività della società in Cina, che rappresentano circa il 5% del fatturato consolidato". EssilorLuxottica ha spiegato che fino ad oggi "il virus ha avuto un impatto lieve sul fatturato del gruppo nel resto del mondo. Ad oggi, le scorte di magazzino sono sufficienti a soddisfare la domanda per diverse settimane". Gli obiettivi finanziari per il 2020 "assumono che l'epidemia Covid-19 si ridurrà nei prossimi mesi. Sulla base di questo presupposto, ed escludendo qualsiasi contributo di GrandVision, EssilorLuxottica prevede una crescita di fatturato e risultati". In particolare, fatturato in crescita: + 3,0%-5,0%; aumento dell'utile operativo adjusted: 0,7-1,2x rispetto alla crescita del fatturato; crescita dell'utile netto adjusted6: 0,7-1,2x rispetto alla crescita del fatturato" (tutto a cambi costanti). 

 
 

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