• Real Estate
  • Holiday & Leisure

A casa dei Duchi di Devonshire, Chatsworth House, tra arte e set cinematografici

La casa di Marc Darcy-Colin Firth in 'Orgoglio e pregiudizio', ma anche della Duchessa Georgiana-Keira Knightley. E poi spazio agli artisti come Lucian Freud, Adrian Landon, Mr e Mrs Ferguson

Il Duca e la Duchessa del Devonshire si sono trasferiti a Chatsworth all’età di 62 anni, solo sedici anni fa. La coppia si ritiene, quindi, già meno fortunata dei suoi antenati, o del più famoso sesto Duca della dinastia Cavendish, che hanno goduto del piacere di vivere nella tenuta di famiglia per quasi tutta la vita. Ma si sa, le cose cambiano e mantenere una residenza di tali dimensioni nel cuore della campagna inglese è impegnativo. 

Negli anni, Chatsworth House ha creato un Trust che nell’attività annuale svolta al 31 Marzo 2020 ha portato entrate pari a 14.557.000 di sterline tra eventi, donazioni e varie attività e a 13.701.000£ di uscite, tra manutenzione, costi ed investimenti. Il palazzo ha aperto le sue porte negli anni ’50 e da allora è stato messo a reddito. Numerosi i film ambientati tra le sue stanze e nel suo parco, tra questi non si pò non menzionare “Orgoglio e pregiudizio” nella versione del 1995 con Colin Firth nei panni di Marc Darcy e in quella più recente del 2005 con Keira Knightley in una delle interpretazioni più apprezzate di Elizabeth Bennet, fino al 2019 con 'Mary Queen of Scots'. 

 

'Living with art we love'

Uno degli appuntamenti ai quali i Duchi Stoker e Amanda Devonshire sono più legati è però quello che celebra il loro amore per l’arte. Classica e contemporanea insieme mescolate nei saloni e nelle stanze rimasti immutati nel secoli e che riportano chi le visita indietro nel tempo, o quanto meno sul set di un film tratto dalle opere di Jane Austen. Va premesso, e sono i padroni di casa i primi ad ammetterlo, che la collezione aperta al pubblico non ha una rilevanza storica assoluta, ma raccoglie una serie di pezzi preziosi. 

Quest’anno, ad esempio, si coglie l’occasione del centenario per celebrare l’opera di Lucian Freud, artista amico di famiglia che in quelle stanze ha anche soggiornato. Era il 1959, infatti, quando Freud ritraeva la madre del Duca di Devonshire nell’opera intitolata 'Woman in a White Shirt'. Il quadro oggi è esposto nel palazzo insieme al resto della collezione, ma  all’epoca, ricorda il Duca, sollevò reazioni di disappunto e, in alcuni - tra cui la suocera June Heywood Lonsdale Bacon - anche di orrore. “Da allora - spiega - Amanda ed io abbiamo imparato che il gusto è davvero un fatto assolutamente individuale”. 

 

Nell’esposizione in corso, 'Living with art we love', che sarà aperta fino al prossimo 9 ottobre, si possono trovare pezzi di arte moderna inglese, ceramiche ed elementi di arredo contemporanei che vanno da Edmund de Waal, Jacob van der Buegel a Natasha Daintry. Tutti immersi, come essenze transitorie, all’interno di collezioni storiche che mescolano generazioni diverse per gusto e stile.  “Nella casa tutto questo convive come accade in tutte le case che sono vissute  - racconta il Duca - diversamente, Chatsworth sarebbe solo piena di arte e manufatti Elisabettiani”. 

Insomma, nessuna pretesa di creare un evento clamoroso, ma un palazzo che è tra le residenze private più grandi della Gran Bretagna, qualche ambizione può mostrarla. Non dimentichiamo che in quest’ala palazzo  abitò anche Georgiana, antenata del Duca e protagonista di una triste storia che la vide morire all’età di 48 anni e che oggi viene ricordata con la pellicola 'The Duchess' che nel 2008 è stata interpretata da Keira Knightely e diretta da Saul Dibb.

'Radical Horizons: The Art of Burning Man at Chatsworth'

Nella mostra allestita quest’anno un ruolo chiave lo gioca anche il gigantesco parco. 737 ettari di verde fanno da sfondo naturale ad installazioni di arte contemporanea che il Duca si augura possano diventare “fonte di grande ispirazione” per tutti i visitatori.  'Radical Horizons: The Art of Burning Man at Chatsworth' riempie i prati antistanti il palazzo di cavalli alati ('Wings of Glory' dell’artista newyorkese Adrian Landon) che sembrano frutto degli studi di Leonardo Da Vinci, di orsi bruni (Mum di Mr & Mrs Ferguson, artisti californiani) fatti solo di penny di rame e di tanto altro ancora. 12 sculture monumentali del ciclo Burning Man, evento di arte condivisa che normalmente si ambienta nel deserto roccioso del Nevada e che ora, per la prima volta, approdano al di qua dall’Oceano, in Gran Bretagna. 

Burning Man è un evento unico, frutto dell’opera collettiva di artisti che, per una volta hanno lasciato il deserto americano per esporre la loro creatività nelle verdi campagna del Derbyshire. Otto di queste opere erano pre esistenti e sono state riallocate, mentre quattro sono state costruite in loco. Burning man è una organizzazione no profit che mette insieme costruttori, artisti, creativi ed intere comunità per sviluppare e promuovere l’arte e la cultura insieme all’impegno civico molto diffuso negli Stati Uniti tanto da raggiungere e coinvolgere 44 Stati e altri 37 paesi nel mondo. Chatsworth, con la sua passione per l’arte in tutte le sue declinazioni, quest’anno ha messo la Gran Bretagna tra questi.

Banner-Adv
Banner-Adv