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Armani contro AGCM: “Faremo ricorso. Sempre operato con trasparenza”

Armani contro AGCM: “Faremo ricorso. Sempre operato con trasparenza”

 

 

 

Giorgio Armani non ci sta. La maison milanese ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che ha sanzionato la società e la controllata G.A. Operations (GAO) per presunta pubblicità ingannevole nell’ambito di un’indagine avviata nel luglio 2024.

In una nota diffusa oggi, il gruppo guidato dallo stilista Giorgio Armani esprime “amarezza e stupore” per il provvedimento, giudicato in contrasto con l’iter giudiziario conclusosi a favore della società. In particolare, la decisione dell’AGCM – secondo Armani – non tiene conto del decreto del Tribunale di Milano, che aveva revocato anticipatamente l’amministrazione giudiziaria di GAO. Il decreto, sottolinea la società, aveva riconosciuto l’efficacia e l’esistenza pregressa di sistemi strutturati di controllo e vigilanza all’interno della filiera produttiva.

"Il risultato di eccellenza cui si ritiene essere pervenuta la Società è stato reso possibile – in un arco temporale contenuto – proprio in considerazione del fatto che al momento dell’applicazione della misura esistevano già sistemi di controllo della supply chain strutturati e collaudati”, si legge nel provvedimento del Tribunale citato da Armani.

Durante l’intero anno di istruttoria condotto dall’AGCM, Armani riferisce di aver collaborato attivamente rispondendo a tutte le richieste dell’Autorità, senza però riuscire a instaurare un confronto costruttivo in grado di chiarire la posizione del gruppo.

In arrivo il ricorso al TAR

La decisione sarà formalmente impugnata davanti al TAR, nella convinzione – afferma l’azienda – “di aver sempre operato con la massima correttezza e trasparenza nei riguardi dei consumatori, del mercato e degli stakeholder”. 

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