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Borsa, la moda e il lusso puntano sul riciclo
Dopo due anni difficili, segnati da una crescita organica sotto le attese e da un rallentamento in Cina, il settore del lusso si trova davanti a una svolta. La prossima leva di crescita potrebbe arrivare dal riciclo tessile, destinato a trasformare radicalmente la filiera. Per anni l’attenzione si è concentrata sul riutilizzo della plastica per ottenere tessuti tecnici. Oggi, invece, la tecnologia consente di rigenerare i tessuti a partire da altri tessuti, e su scala industriale. Nascono così impianti in grado di trattare decine di migliaia di tonnellate di abiti dismessi, trasformando scarti in nuova materia prima. Il potenziale è enorme: ogni anno milioni di tonnellate di capi finiscono in discarica, mentre meno dell’1% delle fibre globali proviene oggi dal riciclo. L’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale. Sistemi di intelligenza artificiale permettono di scansionare le fibre e separare le componenti, mentre processi idrotermali e chimici rigenerano cotone e poliestere mantenendone la qualità. A questo si aggiunge una crescente pressione normativa: l’Unione Europea e diversi stati americani stanno introducendo obblighi di raccolta e riciclo a carico dei produttori, con scadenze ravvicinate che costringeranno i brand ad adeguarsi. Come sottolinea il Global Equity team di Algebris Investments, "siamo davanti a un cambio di paradigma: il riciclo tessile, da tema di sostenibilità, si sta trasformando in un settore industriale vero e proprio, sostenuto da politiche pubbliche, innovazione tecnologica e una domanda crescente da parte dei consumatori. I marchi del lusso che sapranno integrare questi processi nei propri modelli produttivi potranno trasformare una sfida ambientale in un vantaggio competitivo e in una nuova fonte di redditività". I primi segnali sono già evidenti: maison internazionali hanno iniziato ad approvvigionarsi presso nuovi operatori del riciclo, mentre decine di stabilimenti stanno entrando in funzione in Europa e Asia. Per gli investitori, si apre così un nuovo segmento di crescita strutturale, in grado di ridefinire il futuro del fashion system e di coniugare sostenibilità e valore economico.